
Un nuovo studio pubblicato in Ecopsychology[1] rivela che trascorrere solo 10 minuti nella natura può apportare notevoli benefici agli adulti con disturbi mentali. Questa meta-analisi di 30 anni di ricerca evidenzia i miglioramenti della salute sociale, mentale e fisica derivanti da varie esposizioni alla natura, compresi gli ambienti urbani.
Impatti positivi della natura
L’esposizione alla natura riduce lo stress, migliora l’umore e potenzia le funzioni cognitive. Joanna Bettmann, professoressa presso l’Università dello Utah, sottolinea che gli operatori sanitari dovrebbero considerare la natura come un intervento efficace per la salute mentale.
Esperienze e contesti diversi
Lo studio ha analizzato 45 studi che hanno coinvolto 1.492 adulti con malattie mentali diagnosticate. Ha riscontrato effetti positivi sia da brevi visite nei parchi urbani che da soggiorni prolungati nella natura selvaggia. Attività come campeggio, agricoltura e giardinaggio sono state particolarmente benefiche.
Accessibilità e praticità
Gli autori sostengono che la natura urbana, che richiede solo brevi visite, è una soluzione pratica per coloro che non hanno risorse per accedere alla natura selvaggia. Ciò rende la natura un intervento di salute mentale accessibile e a basso costo.
Implicazioni per la conservazione e le politiche
Lo studio sottolinea l’importanza di preservare vari spazi verdi, poiché tutti i tipi, dai parchi urbani alle foreste, hanno mostrato benefici per la salute mentale. Questi risultati supportano iniziative volte a integrare la natura nelle strategie e nelle politiche sulla salute mentale.
Direzioni future della ricerca
Studi futuri dovrebbero esplorare gli effetti a lungo termine dell’esposizione alla natura sulla salute mentale e il modo in cui diverse fasce demografiche rispondono agli interventi basati sulla natura. Ciò potrebbe aiutare a personalizzare le prescrizioni della natura in base alle esigenze individuali e a migliorarne l’efficacia.