
Nuove prove dell’impatto di un asteroide o di un meteorite che potrebbe essere avvenuto sulla Terra 12.800 anni fa sono state trovate da un team dell’Evolutionary Studies Institute dell’Università del Witwatersrand a Johannesburg.
I ricercatori, guidati da Francis Thackeray, hanno infatti ritrovato un notevole “picco” per quanto riguarda la quantità di platino in un sito della provincia di Limpopo, In Sudafrica.
Questo picco si trova in un deposito di torba, in un campione con età stimata proprio in 12.800 anni.
Lo studio, pubblicato su Palaeontologia Africana, riprende dunque in considerazione l’idea, mai dimostrata davvero, riguardo all’impatto di un asteroide che sarebbe avvenuto proprio in quell’epoca, definita epoca del Dryas recente, e che avrebbe portato a conseguenze globali, in primis un cambiamento climatico che provocò a sua volta l’estinzione di diverse specie.
Il platino, infatti, può essere associato ai meteoriti o agli asteroidi che sono notoriamente ricchi di questo elemento, come dichiara lo stesso Thackeray il quale lascia intendere che non si tratta certo di una prova schiacciante ma comunque di un ulteriore indizio che supporta l’ipotesi dell’impatto del Dryas recente.
In ogni caso picchi di platino come quello trovato in Sudafrica sono stati già trovati in passato in Groenlandia, Eurasia, Messico in Nordamerica e recentemente anche nell’area di Pilauco, in Cile.
Queste quantità anomale di platino si sarebbero depositate sul suolo di mezzo mondo dopo l’impatto dell’asteroide e dopo essere state disperse nell’atmosfera.
Questo ipotetico impatto dovrebbe aver scatenato le estinzioni quasi globali che si ebbero in aree quali quelle del Nordamerica, del Sudamerica, e dell’Europa nonché dell’Africa.
Tra gli animali che si sono estinti proprio in quegli anni ci sono alcuni mammiferi giganti, tra cui il bufalo africano, una zebra e uno gnu di dimensioni maggiori rispetto agli esemplari che conosciamo oggi.
Inoltre questo cambiamento climatico globale colpì anche le popolazioni. Ad esempio nel Nordamerica i ricercatori hanno notato una inusuale interruzione della produzione di manufatti in pietra, soprattutto per quanto riguarda la cultura Clovis.
E, in Sudafrica, gli archeologi hanno individuato un fenomeno simile risalenti allo stesso periodo e riguardante varie culture dell’area oggi appartenente alla zona meridionale del Sudafrica.
Un impatto di grosse dimensioni potrebbe infatti avere influenzato fortemente l’ambiente di comunità di esseri umani, in particolare per quanto riguarda la disponibilità delle risorse alimentari.
Secondo Thackeray l’asteroide potrebbe aver colpito l’area della Groenlandia settentrionale. In questa regione, infatti, è stato trovato un cratere di 31 km di diametro sotto il ghiaccio.