La tecnologia di rete del 5G, considerata come la prossima generazione per quanto riguarda le tecnologie di rete delle comunicazioni mobili, potrebbe interferire pesantemente con alcune delle tecnologie legate alla meteorologia secondo l’articolo apparso su Nature.
Diversi meteorologi statunitensi, infatti, sono preoccupati perché alcune delle frequenze utilizzate dal 5G si avvicinano troppo quelle utilizzate dai satelliti per le osservazioni meteorologiche.
Il rischio di interferenze risulterebbe dunque reale e ciò significa che i satelliti meteorologici che osservano quelle aree coperte dal 5G potrebbero non essere in grado di rilevare con precisione, ad esempio, le concentrazioni di vapore acqua nell’atmosfera di quelle zone.
Lo scontro è in corso tra la National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA) affiancata dalla NASA e la Federal Communications Commission (FCC), agenzia che gestisce e sovraintende alle reti wireless statunitensi.
L’interferenza più discussa riguarderebbe la frequenza dei 23,8 GHz, una frequenza alla quale il vapore acqueo nell’atmosfera emette un debole segnale.
Diversi satelliti monitorano queste frequenze per ottenere dati riguardanti l’umidità nell’atmosfera. Secondo i meteorologi, una stazione 5G propagherebbe segnali alla stessa frequenza, segnali simili a quelli emessi dal vapore acqueo.
In condizioni del genere, i meteorologi non sarebbero più in grado di capire se il segnale proveniente da una determinata zona dove è presente anche una stazione 5G sarebbe di natura artificiale o naturale.
E non sarebbe la sola frequenza in pericolo: a dicembre verrà organizzata la prossima asta riguardante l’assegnazione delle frequenze per il 5G negli Stati Uniti, un’asta che dovrebbe vedere l’assegnazione di tre bande di frequenza che sono utilizzate anche per le osservazioni satellitari riguardanti le precipitazioni, il ghiaccio marino e le nuvole.