7000 anni fa esseri umani già coltivavano alberi di ulivo

Credito: Dave Richardson, iNaturalist, Creative Commons — Attribution 4.0 International — CC BY 4.0

È uno dei più antichi esempi di coltivazione di alberi di ulivo quello individuato da due ricercatori, Dafna Langgut, dell’Università di Tel Aviv, e Yosef Garfinkel, dell’Università Ebraica di Gerusalemme. I ricercatori hanno infatti analizzato alcuni resti di carbone di legno in un sito della Valle del Giordano giungendo alla conclusione che si tratta di resti di ulivi. E dato che quest’albero non cresce naturalmente in quest’area, questi gruppi umani devono averlo introdotto. Ciò sarebbe avvenuto almeno 7000 anni fa.

Prova indiscutibile dell’addomesticamento di una pianta

Langgut, che dichiara di essere esperta nell’identificazione microscopica dei resti vegetali, spiega che un albero può essere identificato anche dal resto carbonizzato del legno. Tuttavia gli ulivi sono stati portati in quest’area da lontano in quanto questa zona dal loro habitat naturale. Come spiega la Dott.ssa Langgut, si tratta di una prova indiscutibile, nell’archeobotanica, dell’addomesticamento di una pianta. E la datazione a 7000 anni fa di questa prova quello dell’addomesticamento più antico di una pianta di ulivo in qualsiasi zona del mondo.

Trovati anche resti carbonizzati di legno di fico

Oltre ai resti carbonizzati di legno di ulivo i ricercatori hanno trovato resti simili appartenuti ad alberi di fico. Quest’ultimo, però, cresceva naturalmente nella valle del Giordano. Come spiegano i ricercatori, gli alberi di fico avevano non avevano molto valore come legna da ardere oppure come legna per costruire oggetti o mobili.

Il villaggio di Tel Zaf

I resti sono stati trovati nei pressi di Tel Zaf, un grande villaggio situato nella media valle del Giordano esistito tra 7.200 e 6.700 anni fa. Già nello stesso sito sono state fatte molte scoperte di case, cortili, granai e posti per lo stoccaggio del prodotto dei raccolti. Sono state inoltre trovate elaborate ceramiche che indicano un livello di ricchezza di questo borgo abbastanza alto, una ricchezza probabilmente da ricondurre al notevole stoccaggio di prodotti della terra, di molto superiore ai bisogni delle famiglie del luogo. I ricercatori fanno notare che l’olio di oliva, le olive e i fichi secchi erano tutti prodotti molto adatti per il commercio sulla lunga distanza.

Addomesticamento degli alberi da frutto

Anche l’addomesticamento degli alberi da frutto, spiega la Langgut, è indicatore di una società benestante in quanto si tratta di un processo che richiede anni e quindi anche un certo livello di stabilità sociale. Gli alberi da frutto, poi, vivono per molti anni e, una volta piantati, rappresentano anche una sorta di eredità per le generazioni successive, altro fattore che indica una società più complessa.

Note e approfondimenti

  1. 7000-year-old evidence of fruit tree cultivation in the Jordan Valley, Israel | Scientific Reports (DOI: 10.1038/s41598-022-10743-6)
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