È quasi tutto pronto: i tecnici e i controllori del progetto dietro al nuovo telescopio spaziale James Webb, lanciato a dicembre scorso, stanno per puntare l’obiettivo su quello che è a tutti gli effetti il primo oggetto che il telescopio osserverà. Si tratta della stella HD 84406, una stella spettrale di tipo G situata ad una distanza di 241 anni luce.
Non si tratta della prima osservazione con scopi scientifici: il puntamento serve solo per regolare gli specchi e soprattutto per allineare i 18 segmenti. I tecnici punteranno la NIRCam (Near Infrared Camera) e lo stesso puntamento avverrà dopo una fase intensa di raffreddamento che porterà la camera a una temperatura di circa -153 °C.
All’inizio si otterranno solo 18 immagini sfocate, come spiega Mark McCaughrean, scienziato del progetto del James Webb a Space.com. Tuttavia alla fine della calibrazione si dovrebbe ottenere un’immagine nitida della stella.
Lo stesso obiettivo resterà fissato su HD 84406 man mano che i vari segmenti saranno calibrati da terra. Si tratta di un’operazione difficile: la stessa calibrazione avverrà su scala nanometrica in quanto i 18 segmenti dovranno formare una superficie perfettamente liscia. Questa fase di calibrazione dovrebbe durare almeno fino ad aprile inoltrato.
Le prime immagini scientifiche, quelle per le quali un progetto del genere stato realizzato, dovrebbero essere invece ottenute tra giugno e luglio. Intanto i tecnici hanno già parzialmente attivato il Mid-Infrared Instrument (MIRI), un altro degli strumenti a bordo del telescopio Webb che è sia una fotocamera che uno spettrografo. Questo strumento capterà le radiazioni infrarosse medio-lunghe. Lo strumento può osservare ad una lunghezza d’onda più ampia rispetto agli altri strumenti del James Webb anche se lo spettrografo risulterà più limitato.