
Fa così caldo a Mosca e dintorni che le istituzioni locali hanno deciso di imbiancare, per motivi puramente decorativi, alcune delle strade del centro per farle apparire più appropriate al periodo e permettere ai cittadini di passare le feste e fare foto con le strade almeno un po’ imbiancate.
È questa la triste notizia che si apprende da un articolo del Guardian secondo il quale i video della consegna di neve artificiale da parte di camion che fanno andirivieni da una zona all’altra sono diventati capitali.
E qualcuno comincia a fare già ironia sul fatto che una città del genere di solito spende milioni di rubli ogni anno per rimuovere la neve e poi a dicembre è costretta aspargere neve artificiale.
ФОТОФАКТ! Москва вывозит в регионы мусор, а ввозит – снег. #Абсурдистан pic.twitter.com/x2vKuWkkPl
— Мuд Роисси (@Fake_MIDRF) 28 dicembre 2019
Quest’inverno è uno dei più caldi mai registrati nella regione di Mosca, ossia da quando 140 anni fa sono iniziate le registrazioni meteorologiche nell’area.
Il record del giorno dicembrino più caldo è stato stabilito il 18 dicembre quando nella capitale della Russia sono stati registrati 5,4° centigradi, una temperatura inusuale in questo mese e maggiore di una temperatura di poco più bassa registrata nel dicembre del 1886.
Sono diversi i fenomeni che si stanno registrando nella città e nei dintorni relazione a questo “caldo anomalo”. Ad esempio nello zoo di mosche i funzionari hanno dovuto inserire cinque jerboa, un roditore che durante l’inverno con le temperature più fredde va in letargo, in apposite aree refrigerate per indurli ad iniziare l’atto di ibernazione.
Inoltre le strade di Mosca e dei suoi dintorni sono perlopiù senza neve, cosa abbastanza inusuale in questo periodo dell’anno. E questo senza fare accenni ai danni economici delle stazioni sciistiche e delle piste di pattinaggio sul ghiaccio.
In questo periodo ci si aspetta a Mosca e dintorni un gelo fortissimo, neve e vento freddo che fa battere i denti, tutto quello che non sta accadendo in questo periodo.
Naturalmente le preoccupazioni maggiori si rifanno al riscaldamento globale, come già tra l’altro il premier Putin ha fatto notare con alcune dichiarazioni nei giorni scorsi quando ha parlato chiaramente di una minaccia diretta e più che concreta per la Russia in relazione ai cambiamenti climatici in corso. Lo stesso Putin ha infatti ricordato che il paese si sta riscaldando 2,5 volte più velocemente della media della maggior parte delle altre regioni del pianeta.
Le preoccupazioni più grandi sono relative al permafrost delle aree settentrionali del paese, permafrost che si sta sciogliendo e sta contribuendo all’immissione di ulteriore CO2 nell’aria con susseguente accelerazione del fenomeno.