Abeti rossi del Nordamerica, scarabeo mangia-afidi potrebbe salvarli

Tsuga canadensis (credito: David J. Stang, CC BY-SA 4.0, via Wikimedia Commons)

Lo Tsuga canadensis, conosciuto anche come abete rosso del Nordamerica o Hemlock canadese o Eastern Hemlock, è un albero nativo del Nordamerica, diffuso nel settentrione degli Stati Uniti e soprattutto in Canada.
Si tratta di un albero gigante sempreverde che, con le sue numerose fronde e i suoi numerosi rami, fa, tra l’altro, da habitat a tantissime specie di uccelli, insetti e tanti altri animali.

È purtroppo dagli anni 80 che questi alberi stanno subendo un assalto da parte dell’adelgida lanosa della cicuta (Adelges tsugae), un piccolo afide, originario del Giappone, che non fa altro che succhiare gli zuccheri dagli aghi questo albero. Possono essere così numerosi da arrivare a procurare la morte di un albero massiccio ed alto decine di metri.
Per combattere questi afidi i ricercatori hanno pensato bene di utilizzare uno suo predatore, uno scarabeo che hanno prima allevato e poi rilasciato nelle foreste.

Nel corso di uno studio durato cinque anni, i cui risultati sono poi stati pubblicati su Biological Control, i ricercatori hanno monitorato gli effetti di questo predatori sugli afidi che stanno decimando la popolazione di Tsuga canadensis in Canada e hanno ottenuto risultati positivi.
È soprattutto lo scarabeo della specie Laricobius nigrinus, un insetto grande quanto un chicco di riso, a risultare determinante: dà la caccia caccia alle uova di adelgide nonché alle sue larve per nutrirsi.

I ricercatori hanno rilasciato diverse centinaia di migliaia di questi coleotteri in determinati siti dove sono presenti alberi di Tsuga canadensis e hanno notato che le stesse popolazioni degli alberi stanno ricominciando a prendere piede.
Naturalmente quando si utilizzano tecniche del genere, che vedono l’utilizzo su larga scala di predatori per soppiantare una specie, c’è sempre il rischio di ottenere risultati indesiderati soprattutto in casi come questo dove si utilizza una specie considerabile come aliena e che potrebbe poi alla fine risulta invasiva.

Ed è proprio questo che i ricercatori stanno valutando prima di dare il via ad un vero rilascio di massa. Gli stessi ricercatori stanno pensando anche di produrre degli “ibridi” facendo accopiare questi coleotteri con altri endemici delle foreste in cui sono presenti gli Tsuga canadensis.

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