
Un gruppo di ricercatori ha utilizzato gli accelerometri degli smartphone per capire i movimenti che gli utenti fanno quando tengono i dispositivi in mano per poi comprendere tratti della personalità.
L’idea è arrivata gruppo di ricercatori dell’Università RMIT che hanno pensato bene di utilizzare piccoli sensori che attualmente già esistono per rilevare il movimento nella maggior parte dei cellulari, i cosiddetti accelerometri.
Secondo Flora Salim, professoressa di informatica della RMIT e autrice principale dello studio, non è la prima volta che si fa ricorso agli smartphone e ai cellulari per descrivere la personalità dell’utente; ad esempio in passato erano stati fatti studi che utilizzavano i registri delle chiamate e delle attività riguardanti messaggi.
Tuttavia questo è il primo studio che considera anche l’utilizzo di dati riguardanti ai movimenti. Questi dati, secondo la ricercatrice, possono rendere le previsioni riguardanti le personalità più precise.
I ricercatori hanno analizzato varie caratteristiche riguardanti ogni tipo di pavimento che un utente può fare con uno smartphone in mano: la velocità con cui lo trasporta, la distanza percorsa, le località della casa raggiunte o come lo si prende in mano.
Tutte attività che “dicono molto sul nostro tipo di personalità”, riferisce la Salim.
Tre vari risultati ottenuti, la ricercatrice ha notato che le femmine più sensibili o nevrotiche tendono a controllare i telefoni o si spostano con esso in misura maggiore durante la notte mentre i maschi più sensibili o nevrotici fanno il contrario.