
Una nuova proposta per rendere più effettivo i sistemi di riconoscimento dell’età per quanto riguarda i siti pornografici on-line, sistemi che attualmente possono essere considerati sostanzialmente inutili, è arrivata dal Dipartimento degli Affari Interni australiano.
Il dipartimento ha infatti proposto di utilizzare il nuovo sistema di riconoscimento facciale, denominato “Face Verification Service” e soprannominato “The Capability”, per verificare con maggiore esattezza l’età di chi entra su un sito porno oppure su un sito di giochi d’azzardo.
Australia, organo governativo propone riconoscimento facciale
Questo sistema utilizza un database biometrico nazionale, ancora in corso di creazione, che sta catalogando tutte le foto presenti sui passaporti e sulla patenti di guida degli australiani per collegarle ai rispettivi nominativi onde favorire, soprattutto, l’abbinamento quando si osservano immagini catturate dalle telecamere di sorveglianza.
Questa proposta arriva dopo le dichiarazioni effettuate da alcune autorità del Regno Unito il mese scorso secondo le quali i sistemi per bloccare l’accesso ai minori ai siti pornografici non risultano efficaci (nella maggior parte dei casi si tratta di inserire la propria data di nascita, barriera che naturalmente può essere elusa facilmente).
Utilizzare il riconoscimento facciale, una delle nuove tecniche, rese possibile anche dagli avanzamenti dell’intelligenza artificiale, tra le più odiate e osteggiate in termini di invasione della privacy, per verificare che gli utenti di Internet australiani abbiano superato la maggiore età sta naturalmente infervorando il dibattito pubblico.
Tuttavia come lo stesso dipartimento degli affari ha specificato, per ora si tratta solo di una proposta considerando anche che il sistema non è ancora pienamente funzionante (ma potrebbe esserlo presto, sebbene per altri scopi quali quelli relativi alla sicurezza).
Tutto dipenderà dalle decisioni che effettuerà il parlamento australiano quando dovrà approvare la legge sul riconoscimento delle identità, cosa che non è scontata e che probabilmente sfocerà in una riformulazione parziale della legge stessa.
Tuttavia il fatto stesso che una proposta del genere sia arrivata da un organo ufficiale governativo fa capire quanto tecniche del genere , una volta molto discusse e collegate a realtà distopiche alla “grande fratello”, siano oggi invece prese seriamente in considerazione per vari scopi, anche perché sta risultando sempre più facile maneggiare e catalogare quantità di dati così grosse in maniera sempre più efficiente.