
Una interessante scoperta riguardo alle modalità con le quali i bambini piccoli imparano è stata fatta da un gruppo di ricercatori della Ruhr-Universität Bochum (RUB). I risultati delle loro ricerche sono poi stati pubblicati in uno studio apparso su Child Development.
In pratica i ricercatori hanno scoperto che quello che i bambini hanno imparato è collegato al loro umore in termini di “accessibilità” della memoria. Quello che hanno imparato quando sono calmi, per esempio, diventa meno accessibile quando sono più agitati.
“Sorprendentemente, non era ancora stato capito se questi cambiamenti nell’umore influenzano l’apprendimento e la memoria nei bambini”, Sabine Seehagen, una delle ricercatrici impegnate nello studio. In effetti in passato già diverse ricerche avevano suggerito che lo stato d’animo può influenzare il pensiero ma gli esperimenti erano stati effettuati solo con persone adulte.
In generale tendiamo a ricordare maggiormente quelle esperienze che abbiamo avuto con un certo umore, in particolare quando ci troviamo di nuovo con quello stesso umore.
Ora i ricercatori hanno scoperto che un fenomeno del genere è già presente anche nei bambini di pochi mesi di età. Hanno effettuato esperimenti con 96 bambini con un’età compresa tra i tre e i nove mesi.
In una prima fase facevano svolgere ai bambini attività tranquille con i loro genitori oppure li facevano scatenare in altre attività facendoli “agitare” maggiormente. In pratica mettevano in bambini in stati d’umore diversi. Quindi dovevano osservare una persona eseguire delle azioni con una marionetta. In una seconda fase inducevano i bambini a replicare i movimenti della marionetta che avevano visto durante la prima fase.
Alla fine i ricercatori scoprivano che i bambini con un umore diverso rispetto a quello della fase di osservazione della marionetta non riuscivano ad imitare le azioni viste. In generale le prestazioni a livello di memoria risultavano due volte e mezzo migliori se si trovavano dello stesso umore che avevano almeno al momento in cui osservavano la marionetta.”Questo dimostra che le fluttuazioni dello stato interno a questa età possono impedire l’accesso al contenuto della memoria”, spiega ancora la Seehagen.
Ora i ricercatori vogliono eseguire questi stessi esperimenti con bambini di età più grande per “esplorare come la relazione tra umore e memoria si sviluppa con l’aumentare dell’età”.
Approfondimenti
- Memoria dipendente dallo stato nei neonati – Seehagen – Child Development – Wiley Online Library (IA) (DOI: 10.1111/cdev.13444)