
Un team del Dipartimento di Dermatologia e Allergologia dell’Università Ludwig-Maximilian di Monaco ha presentato i risultati di un nuovo studio al Simposio di primavera dell’Accademia europea di dermatologia e venereologia (EADV) in relazione a quello che sembra essere un interessante collegamento tra un importante nutriente chiave e una delle più diffuse condizioni della pelle, l’acne.
Lo studio su 100 persone con acne
I ricercatori hanno svolto uno studio su 100 persone con diagnosi di acne analizzando in particolare alcuni parametri nutrizionali presenti nel sangue. I ricercatori hanno scoperto che il 94% dei pazienti mostrava livelli più bassi di quelli raccomandati di acidi grassi omega-3. E i soggetti con livelli di omega-3 più bassi mostravano anche livelli di IGF-1 più alti. L’ IGF-1 è il principale ormone collegato all’acne.
Dieta dei pazienti
Analizzando poi la dieta dei pazienti, i ricercatori scoprivano anche che i soggetti che consumavano più regolarmente legumi, come lenticchie e ceci, e che si astenevano dall’utilizzare olio di girasole, mostravano livelli invece più alti di questo acido grasso.[1]
Gli acidi grassi omega-3
Gli acidi grassi omega-3 sono presenti in alcuni alimenti tra cui legumi, le noci, i semi e diversi pesci, come riferisce il comunicato che presenta lo studio. Gli acidi grassi omega-3 oltre a ridurre i livelli di IGF-1 tendono a ridurre anche l’infiammazione e stimolano la produzione delle prostaglandine antinfiammatorie E1 ed E3 e dei leucotrieni B5.[1]
Nutrizione molto importante per prevenire e contrastare acne
Secondo gli stessi dermatologi che hanno realizzato lo studio, si tratta di risultati che dovrebbero convincere i medici a cercare con più forza informazioni riguardanti le abitudini alimentari dei soggetti affetti da acne per fare la diagnosi e per consigliare i trattamenti. Anne Gϋrtler, l’autrice principale dello studio, spiega che la nutrizione in ha un ruolo molto importante per quanto riguarda la prevenzione nonché l’insorgenza e il decorso di diverse malattie e tra queste c’è anche un problema dermatologico come l’acne volgare.[1]
Acne volgare e dieta occidentale
In effetti, come spiega la ricercatrice, per molto tempo l’acne volgare è stato collegato alla dieta occidentale, soprattutto a causa degli effetti sui livelli di IGF-1. Nonostante questo, però, spiega la ricercatrice, non sono state quasi mai adattate misure nutrizionali preventive o terapeutiche, almeno non in maniera sufficiente.
Asli Bilgic, un professore del Dipartimento di Dermatologia e Venereologia dell’Università di Akdeniz, membro del comitato dell’EADV, spiega che i risultati di questo studio rafforzano il concetto secondo il quale una dieta sana è importante per la remissione sul lungo periodo dell’acne volgare.[1]