Acqua contaminata con cromo esavalente potrebbe essere trattata con antiossidanti secondo studio

Un gruppo di ricercatori sta testando le modalità con le quali determinati elementi antiossidanti possono proteggere le cellule da uno dei principali contaminanti dell’acqua che beviamo ogni giorno, soprattutto quella che ci arriva dai rubinetti di casa in quanto quest’ultima spesso viaggia per lunghi tratti a contatto con tubi, valvole e raccordi vari che possono contenere cromo esavalente.

Si tratta di un contaminante prodotto dalle industrie che spesso contamina le forniture d’acqua. Nella stragrande maggioranza dei casi, comunque, la concentrazione di cromo esavalente presente nell’acqua è sicura e ciò fa sì che l’acqua stessa risulti potabile.

Tuttavia i ricercatori, guidati da Tim Mayotte, studente universitario presso l’Olivet Nazarene University, stanno tentando di capire se le cellule umane possono ottenere una sorta di protezione da questa sostanza utilizzando determinati antiossidanti.

Esponendo due tipi di cellule umane a varie concentrazioni di cromo esavalente, i ricercatori hanno scoperto che la tossicità di quest’ultimo potrebbe essere bloccata dalla vitamina C oppure dal gallato di epigallocatechina, un elemento antiossidante presente nel tè verde.

Questa scoperta conferma che è un meccanismo ossidativo ad essere il responsabile della tossicità del contaminante, caratteristica negativa che potrebbe essere prevenuta trattando l’acqua con antiossidanti.

Fonti e approfondimenti

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