
Acqua dolce che fuoriesce dal fondo del mare: è la scoperta che ha meravigliato i ricercatori del Centre for Arctic Gas Hydrate, Environment and Climate (CAGE) quando hanno analizzato l’acqua raccolta, con un veicolo sottomarino telecomandato, nel corso del 2017 durante una spedizione al largo del mare norvegese.
La perdita è probabilmente causata da una falda d’acqua dolce nascosta sotto il sedimento dello stesso fondale marino.
Si tratta di un fenomeno che, secondo i ricercatori, ha origine probabilmente nell’ultima era glaciale quando spesse calotte ghiacciate circondavano la Norvegia e talvolta si spingevano verso la costa spremendo grandi quantità d’acqua di fusione che poi, attraversando le fessure sul fondo del mare, rimaneva intrappolata.
È proprio questa la caratteristica più interessante di questa scoperta: si tratta di un processo geologico che è iniziato milioni di anni fa quando l’acqua è rimasta intrappolata, quella stessa acqua che solo ora si sta facendo strada attraverso le fessure e le faglie, come afferma Wei-Li Hong, geologo marino del Norges Geologiske Undersøkelse (NGU) che ha partecipato alle analisi.
L’acqua dolce è stata trovata a circa un chilometro sotto il fondale marino ma la falda acquifera potrebbe trovarsi molto più in profondità e gli stessi scienziati non hanno idea di quanto sia grande.
Un fenomeno simile è stato trovato recentemente anche al largo della costa orientale degli Stati Uniti.
Secondo i ricercatori, questi grandi serbatoi di acqua dolce sottomarini potrebbero essere numerosi e potrebbero rappresentare una risorsa importante in futuro.
Approfondimenti
- Discharge of Meteoric Water in the Eastern Norwegian Sea since the Last Glacial Period – Hong – 2019 – Geophysical Research Letters – Wiley Online Library (IA) (DOI: 10.1029/2019GL084237)
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