
L’acqua potrebbe essere stata presente sul nostro pianeta fin dalla sua formazione e dunque da sempre secondo un nuovo interessante studio condotto da uno scienziato planetario del Lawrence Livermore National Laboratory, Lars Borg, come spiega Space.com. Lo studio è stato pubblicato su Proceedings of National Academy of Sciences.[1]
Acqua sulla Terra: la prima teoria
La questione riguardante l’origine dell’acqua sul nostro pianeta è ancora molto accesa nel mondo scientifico. Gli scienziati non riescono a giungere a conclusioni più certe e spesso gli studi oscillano da un approccio teorico ad un altro.
Le teorie principali, in ogni caso, sembrano essere due: l’acqua potrebbe essere stata trasportata su una Terra praticamente asciutta da asteroidi e comete che si sono schiantati sul nostro pianeta nel corso dei miliardi di anni, soprattutto durante periodi specifici.
La seconda teoria
L’altra teoria vede l’acqua, ed altri elementi volatili, essere già presenti sulla proto-Terra in quantità simili a quelle degli altri pianeti del sistema solare. Il problema con quest’ultimo approccio sta nel fatto che la Terra, nonostante le sue distese oceaniche ben visibili, ha poca acqua rispetto alla maggior parte degli altri pianeti del sistema solare. Questa seconda teoria suggerisce che l’acqua della Terra potrebbe essersi in parte dispersa dopo l’impatto con Theia, l’ipotetico corpo planetario, delle dimensioni di Marte, che si sarebbe scontrato con la Terra miliardi di anni fa, impatto che tra l’altro ha formato anche la Luna.
Rianalizzate rocce delle missioni Apollo
I ricercatori che hanno realizzato il nuovo studio hanno voluto rianalizzare le rocce raccolte nel corso delle missioni Apollo della NASA proprio sulla Luna. Hanno analizzato in particolare il rubidio-87, un elemento volatile radioattivo, e lo stronzio-87, il prodotto che si origina dal suo decadimento radioattivo.
Sono giunti alla conclusione che il livello di stronzio-87 nelle rocce degli altopiani della Luna cristallizzatesi all’incirca 4,35 miliardi di anni fa, risultano relativamente bassi. Ciò suggerisce, secondo i ricercatori, che anche livelli di rubidio-87, così come quelli di altri elementi volatili, probabilmente erano bassi sulla Terra e sulla Luna nel momento in cui si sono formate.
Theia e la proto-Terra avevano già poca acqua?
Secondo Borg questi risultati suggeriscono una cosa: la Terra e il nostro satellite naturale probabilmente si sono formate con un livello di elementi volatili simile a quello che vediamo oggi. Ciò, a sua volta, suggerisce che l’acqua si trovava già in quegli elementi che poi hanno formato la Terra e la Luna.
Forse Theia e la proto-Terra (quella prima dell’impatto con lo stesso Theia) avevano una quantità di composti volatili relativamente bassa. Questo può significare che i due corpi si formarono relativamente tardi nel sistema solare interno, in un periodo nel quale il Sole aveva già contribuito ad eliminare molti di questi composti volatili da questi due corpi.
Note e approfondimenti
- The origin of volatile elements in the Earth–Moon system | PNAS (DOI:/10.1073/pnas.2115726119)