Un team di ricercatori ha verificato l’utilizzo della stimolazione transcranica a corrente continua ad alta definizione (HD-tDCS) per trattare l’acufene cronico tramite uno studio prospettico longitudinale. La stimolazione transcranica a corrente continua (tDCS), come spiegano i ricercatori nell’abstract,[1] è una tecnica che induce un certo livello di plasticità corticale agendo su determinate strutture celebrali.[1]
Uno dei principali limiti di questa tecnologia sta nel pattern di stimolazione che spesso è troppo ampio. Questi limiti, secondo quanto spiegano i ricercatori, possono essere però superati con una nuova tecnologia, la suddetta HD-tDCS.
Proprio per questo i ricercatori hanno analizzato l’effetto dell’HD-tDCS su 117 pazienti con acufene cronico, soggettivo e non pulsatile.[1]
I soggetti ricevevano sei sessioni di HD-tDCS anodale indirizzata alla corteccia prefrontale dorsolaterale destra (DLPFC). Per verificare gli effetti di questo approccio venivano effettuati varie questionari standard per rilevare il livello di acufene nelle persone prima e dopo la terapia e nel corso del periodo di follow-up.
I ricercatori scoprivano che i punteggi del Tinnitus Functional Index (TFI) e del Tinnitus Questionnaire (TQ) miglioravano in maniera significativa. In generale il 47% dei pazienti riportava un miglioramento dell’acufene. I pazienti donne riportavano miglioramenti maggiori.[1]