Acufene può essere scoperto analizzando alterazioni di una zona del cervello secondo studio

Credito: Ollyy, Shutterstock, ID: 426982840

L’acufene potrebbe essere collegato all’attività alterata di un’area del cervello secondo uno studio condotto da ricercatori del Karolinska Institutet. Questi ultimi hanno collaborato con l’azienda Decibel Therapeutics.

I ricercatori hanno scoperto che analizzare la risposta uditiva del tronco cerebrale (auditory brainstem response, ABR) può essere un metodo utile a livello diagnostico per identificare i soggetti con acufene costante. Si tratta di un’attività del cervello che avviene quando ci sono degli stimoli sonori.
Christopher R. Cederroth, ricercatore del Dipartimento di Fisiologia e Farmacologia, spiega che questo metodo analizza le alterazioni a livello neurale nel tronco cerebrale. Queste alterazioni potrebbero un giorno essere usate come un biomarcatore per l’acufene.[1]

Già in passato qualcuno aveva proposto di utilizzare l’ABR per misurare l’acufene ma questo è il primo studio che fa uso di un numero di partecipanti alto. I ricercatori, infatti, hanno realizzato misurazioni ABR di 405 persone, 228 con l’acufene e 177 senza. Notavano una differenza nelle persone con l’acufene, cosa che fa ben sperare che ciò possa essere un metodo diagnostico oggettivo per misurare questa condizione, come spiega lo stesso Cederroth. Tuttavia, secondo il ricercatore, ci vorranno più studi per accertare il fatto che questo metodo possa essere realmente utilizzato per l’acufene.[1]

Secondo quanto spiega Cederroth, infatti, è importante sapere se si soffre di un acufene ricorrente in quanto questo può significare un rischio maggiore di sviluppare poi un acufene duraturo.
L’acufene, per quel che ne sappiamo oggi, è un disturbo che può avere diverse cause, dai disturbi dell’udito fino allo stress. L’acufene è una condizione che vede il soggetto che ne soffre udire dei suoni che può ascoltare solo lui. Si pensa che il rischio di acufene aumenti con l’aumentare dell’età.[1]

Note e approfondimenti

  1. Constant tinnitus is linked to altered brain activity – Karolinska Institutet
  2. JCI – Alterations in auditory brainstem response distinguish occasional and constant tinnitus (DOI:/10.1172/JCI155094)
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