Aggiungere ferro nei mari per “sequestrare” l’anidride carbonica: la proposta dello scienziato

Credito: JIMBO EKAPAT, Shutterstock, ID: 384128053

Una proposta fuori dal comune di “geoingegneria” marina affinché assorbano più anidride carbonica e quindi liberino l’atmosfera da questo “fardello” viene proposta da un radiochimico marino del Woods Hole Oceanographic Institution, Ken Buesseler.

Effetti della fertilizzazione del ferro negli oceani

Dopo aver studiato gli effetti della fertilizzazione del ferro negli oceani in varie zone del mondo, i ricercatori sono giunti infatti alla conclusione che l’introduzione di questo elemento può pesantemente cambiare il flusso di carbonio negli oceani profondi e questo può contribuire, a sua volta, all’intrappolamento dell’anidride carbonica nei mari. Il team, nel corso di questi anni, ha scoperto che le fioriture di fitoplancton (tutti gli organismi fotosintesici che fanno parte del plancton) vengono in un certo senso “aiutate” dal ferro nell’estrazione dell’anidride carbonica dall’atmosfera.

Aumentare le quantità di fitoplancton negli oceani

La differenza tra oggi e 20 anni fa, ossia quando il team ha scoperto questo fenomeno o comunque ha cominciato ad analizzarlo scientificamente, risiede nel fatto che oggi la crisi climatica è molto più presente nel discorso pubblico e quindi una soluzione del genere va perlomeno approfondita. Già in passato alcuni ricercatori avevano proposto di aumentare le quantità di fitoplancton negli oceani proprio per ottenere questo effetto di assorbimento di anidride carbonica. Tuttavia lo stesso fitoplancton prospera in quelle aree dove è presente più ferro. Questo significa che se si aggiunge ferro agli oceani, o almeno in alcune zone oceaniche mondiali, si potrebbe ottenere una quantità maggiore di fitoplancton e quindi una quantità maggiore di anidride carbonica assorbita.

Potrebbe essere sequestrato fino ad un gigatone di anidride carbonica all’anno

I ricercatori hanno eseguito anche qualche calcolo: potrebbe essere sequestrata fino ad una gigatonnellata di anidride carbonica all’anno usando questo metodo, una stima che lo stesso Buesseler ritiene “prudente”. E gli effetti sul biosistema marino? Secondo lo scienziato ce ne saranno: cambierà qualche tipo di pianta marina e qualche specie animale ma questo, spiega lo scienziato, sta già avvenendo a causa dei cambiamenti di acidità e di temperatura delle acque. La stessa introduzione del ferro nei mari potrebbe essere implementata in maniera abbastanza semplice, e quindi economica: imbarcazioni apposite rovescerebbero il ferro in regioni attentamente scelte perché già carenti di ferro. Già dopo 24 ore dall’aggiunta del ferro si potrebbero notare le fioriture di fitoplancton. La proposta dello scienziato viene descritta in un nuovo articolo su Interesting Engineering.

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