Molti alberi nel Regno Unito si stanno comportando in maniera strana, come riferisce un nuovo articolo pubblicato su The Conversation a firma di Stuart Thompson, un professore di biochimica vegetale dell’Università di Westminster.[1] Molti alberi in quest’area geografica, infatti, stanno perdendo le foglie e la cosa strana è che ciò sta avvenendo ad agosto, con diversi mesi di anticipo rispetto alla fase autunnale.
Perdita delle foglie da parte degli alberi
È uno spettacolo inusuale quello che si para davanti alle persone nei parchi e nei viali alberati diverse città della Gran Bretagna. Le piante e in particolare gli alberi sembrano aver risposto alla particolare fase secca che sta caratterizzando in questo periodo la Gran Bretagna in maniera sicuramente inusuale, come se fosse autunno. Come spiega Thompson, la perdita delle foglie da parte degli alberi è un processo abbastanza complicato ma anche controllato: la giunzione tra le foglie e lo stelo si dissolve con un certo livello di precisione in modo che le altre parti della pianta non vengano danneggiate.
Risposta di emergenza delle piante alla siccità
E la risposta degli alberi britannici non sarebbe poi dovuta alla “confusione”: secondo Thompson si tratta di una “risposta di emergenza” da parte delle piante alla mancanza d’acqua. Quando i livelli di acqua sono normali, le foglie agiscono come dei “pannelli solari”. Non fanno altro che raccogliere la luce del sole ed eseguire il processo di fotosintesi per catturarne l’energia.
La chiusura dei pori delle foglie
In questo processo l’anidride carbonica, catturata dalle piante, riveste un ruolo molto importante. Per massimizzare la cattura dell’anidride carbonica le superfici interne di ogni foglia sono piegate più volte in modo che l’area esterna della superficie della stessa foglia risulti fino a 20 volte più estesa. Questa vasta area, però, può far evaporare quantitativi di acqua troppo alti. Ciò non rappresenta un problema quando l’acqua è disponibile ma quando scarseggia le piante cominciano a chiudere i pori delle foglie per ridurre la perdita dell’acqua. Tuttavia ciò rallenta anche la fotosintesi o addirittura la interrompe per mancanza di apporto di anidride carbonica.
Il ruolo dell’ossigeno
La stessa chiusura dei pori, spiega il ricercatore, procura anche l’intrappolamento dell’ossigeno, che è un sottoprodotto della fotosintesi, dentro la foglia. L’ossigeno non è così benefico per le piante così come lo è per la maggior parte degli esseri viventi. Se se ne accumula troppo nelle foglie può danneggiarle. Con la fornitura di anidride carbonica che viene interrotta per risparmiare l’acqua, le foglie accumulano sempre più danni e, una volta che i pori sono chiusi, tendono ad asciugarsi lentamente con la mancanza d’acqua.
La caduta delle foglie
Di solito nelle piante le molecole d’acqua tendono ad attaccarsi l’una all’altra, un processo che le piante usano per trasportare la stessa acqua fino alle foglie. È un trucco molto utile per massimizzare il trasporto dell’acqua dalle radici fino all’estremità delle foglie ma quando diventa difficile oppure impossibile estrarre l’acqua dal terreno sempre più asciutto, la tensione della stessa acqua si alza fino a quando queste “colonne” di molecole d’acqua attaccate l’una all’altra si Rompano. L’acqua non può più raggiungere le foglie e se la situazione perdura la foglia cade.
Non tutte le piante fanno cadere foglie per fronteggiare mancanza di acqua
Secondo quanto spiega Thompson, non tutte le specie di piante fanno cadere le foglie per fronteggiare la mancanza di acqua. La maggior parte di esse devono interrompere o comunque ridurre fortemente la fotosintesi. La riduzione della fotosintesi causerà, a sua volta, la riduzione di interi ecosistemi perché ci saranno meno piante e quindi meno cibo per gli animali erbivori in un processo a catena che coinvolgerà, naturalmente, anche i carnivori.