
L’utilizzo della ketamina insieme alla terapia psicologica potrebbe rivelarsi utile per quanto riguarda il contrasto all’abuso dell’alcol secondo quanto riporta un articolo di Business Insider[1] che si rifà ad un nuovo studio pubblicato sull’American Journal of Psychiatry.[2]
L’esperimento
I ricercatori hanno svolto uno studio clinico in doppio cieco con 96 pazienti con disturbo grave da consumo di alcol. I soggetti (di cui 35 donne; età media di 44 anni) venivano affidati, in maniera casuale, a quattro gruppi: quelli del primo dovevano sottoporsi a tre infusioni di ketamina alla settimana e dovevano portare avanti la terapia psicologica; quelli del secondo dovevano sottoporsi a tre infusioni saline più la terapia psicologica; quelli del terzo dovevano sottoporsi a tre infusioni di ketamina più sedute di educazione al consumo di alcol; quelli del quarto gruppo, infine, dovevano sottoporsi a tre infusioni saline più l’educazione all’alcol.[2]
I ricercatori raccoglievano poi le risposte da parte dei soggetti riguardo all’astinenza dall’alcol nel corso di 6 mesi.
I risultati
I trattamenti venivano ben tollerati e non venivano registrati eventi avversi. I ricercatori notavano un numero, definito nello studio come “significativamente maggiore”, di giorni di astinenza dall’alcol nei soggetti del gruppo della ketamina. In particolare notavano una riduzione maggiore dell’astinenza nel gruppo ketamina più terapia. Infine i ricercatori non notavano differenze per quanto riguarda il tasso di recidiva tra i vari gruppi.[2]
Ketamina
La ketamina è una sostanza che, come spiega Business Insider, viene usata per contrastare il dolore oppure per indurre l’anestesia prima degli interventi chirurgici.
Secondo Celia Morgan, responsabile Ketamine for reduction of Alcohol Relapse (KARE) e una delle autrici dello studio, questo trattamento potrebbe non funzionare per tutti. Inoltre potrebbero essere necessarie delle sessioni di “ricarica”. Ulteriori studi di approfondimento su questo approccio andranno fatti in futuro.[1]