
Un alcol sintetico che ti fa sentire ubriaco ma chi riesce a farti evitare tutte le problematiche collegate a questa sostanza, inclusi i postumi post sbornia, è stato sviluppato da David Nutt, un ricercatore inglese che opera all’ospedale di Hammersmith.
Nel suo laboratorio il ricercatore ha sviluppato quello che, secondo i suoi stessi piani, potrebbe portare alla sostituzione di massa di tutte le bevande alcoliche oggi esistenti.
Alcol innocuo creato in laboratorio: un Santo Graal?
Può essere considerato come un Santo Graal quello che ha sviluppato Nutt, un alcol sintetico che fornisce le stesse proprietà rilassanti e in generale quelle positive dell’alcol senza però i relativi postumi, i problemi di salute e tutte le malattie e le patologie che questa sostanza può apportare, soprattutto con il consumo continuato nel tempo, al corpo umano, in particolare al fegato.
Alcarelle, la prima versione forse pronta già nel 2024
Dopo diversi anni di ricerca, Nutt dichiara di aver riuscito a sviluppare una versione commerciabile che ha denominato Alcarelle, la versione che potrebbe essere pronta già nel 2024.
Si tratta di una ricerca che è iniziata nel 1983, quando Nutt era solo uno studente, un periodo nel quale già si era posto domande riguardo al ruolo negativo che l’alcol svolge nella società odierna.
Effetti dell’alcol o sul cervello
In tutti questi anni, ha studiato gli effetti dell’alcol sul cervello, in particolare sui recettori del GABA. Dopo molti esperimenti sui ratti, è riuscito a realizzare una sostanza chimica che blocca questi recettori.
Attualmente Alcarelle non ancora superato alcun test di sicurezza ed è stato dunque provato solo da Nutt e dai suoi colleghi che ora stanno cercando di ottenere l’approvazione; “Dimostreremo che non produce tossicità come l’alcool”, dichiara Nutt, fiducioso che la sua invenzione possa realmente avere successo.
Fonti e approfondimenti
- Could ‘alcosynth’ provide all the joy of booze – without the dangers? | Science | The Guardian (IA)
- HOME – alcarelle.com (IA)
- David Nutt – Wikipedia (IA)
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