Algoritmo stima età analizzando solo volti ed è più preciso degli umani

Varie fasi di elaborazione del volto da parte dell'algoritmo (credito: Doi: 10.1007/s10994-019-05860-9 | SpringerLink)

Un algoritmo che stima, in maniera anche relativamente precisa, l’età delle persone è stato sviluppato da un gruppo di ricerca dell’Istituto di calcolo neurale della Ruhr-Universität Bochum (RUB).
L’algoritmo utilizza come dati tutti quei segni sul volto di una persona che sono conseguenza del loro stesso invecchiamento, ossia rughe, solchi della pelle, macchie, eccetera.

Oltre all’età, l’algoritmo stima anche l’etnia di provenienza dell’individuo soggetto all’analisi. Lo studio è stato pubblicato su Machine Learning.
Secondo quanto spiega Laurenz Wiskott, uno degli scienziati impegnati nel progetto, gli stessi ricercatori del team non sono del tutto sicuri di quali sono le caratteristiche principali che usa l’algoritmo.

Sanno solo che lo stesso algoritmo ha imparato a valutare tutti i segni del passare del tempo sui volti ottimizzando questi passaggi per valutare l’età.
L’algoritmo, così come avviene per tutti software basati sul machine learning, è stato addestrato tramite grosse quantità di dati. Dati che in questo caso erano rappresentati da numerose foto di volti ordinati per età.

L’algoritmo ha imparato a non considerare quelle caratteristiche che non cambiano con l’avanzare dell’età, ossia il colore degli occhi, le dimensioni della bocca, la lunghezza del naso, eccetera. Sembra invece aver imparato a concentrarsi su quelle caratteristiche che cambiano, più o meno lentamente, con il passare degli anni.
Alla fine il livello di precisione dell’algoritmo si distanzia, in media, dalle età reali di circa tre anni e mezzo, un livello che supera gli esseri umani nella valutazione dell’età guardando solo il voto delle persone.

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