
A causa del riscaldamento globale in corso il clima sta diventando sempre più caldo, soprattutto per quanto riguarda la primavera e l’estate, e ciò, tra le altre cose, sta aumentando anche i livelli di sofferenza delle persone allergiche al polline. Secondo quanto riferisce il presidente dell’American College of Allergy, Asthma and Immunology (ACAAI), Luz Fonacier, in un comunicato stampa ripreso da HealthDay,[1] il modo migliore per contrastare i sintomi dell’allergia al polline, che arrivano soprattutto nella stagione primaverile e in quella autunnale, è anticipare l’arrivo degli stessi sintomi.
Secondo Fonacier si potrebbe pensare anche di prendere i farmaci prima, ad esempio due o tre settimane prima che i sintomi arrivino alla loro punto massimo. Altri metodi, secondo l’ACAAI, per controllare i sintomi dell’allergia al polline possono risiedere nel:
- tenere le finestre di casa o comunque dell’ambiente in cui si risiede per molte ore al giorno chiuse possibilmente
- conoscere la tipologia di polline a cui si è più sensibile, onde contrastare meglio la stessa allergia
- dopo essere stati all’aperto per un po’di tempo, è bene fare una doccia, lavare i capelli cambiare i vestiti
- è bene indossare, all’aperto, sempre occhiali da sole e un cappello, oltre all’immancabile mascherina per il viso che tra l’altro protegge anche dal virus della COVID-19
- se queste azioni non aiutano, compresi i farmaci da banco prescritti dal medico, allora sarà bene rivolgersi ad un allergologo prima che i sintomi stessi peggiorino.