
Uno studio condotto da ricercatori dell’Università di Melbourne afferma che la calvizie la cui causa può essere identificata nell’alopecia areata potrebbe essere trattata in maniera più efficace con l’aiuto di due nuovi farmaci.
I risultati della ricerca sono stati presentati al 27º Congresso dell’Accademia Europea di Dermatologia e Venereologia a Parigi da Rodney Sinclair, professore di dermatologia all’Università di Melbourne.
Ad oggi non esistono farmaci o metodi efficaci per arrestare o invertire l’alopecia areata, condizione che colpisce fino a 147 milioni di persone nel mondo e che porta a perdita totale o localizzata dei capelli.
Lo studio parla di due nuovi farmaci inibitori della Janus Kinase: il PF-06651600 e il PF 06700841. Secondo gli stessi ricercatori, il trattamento, sperimentato anche con tecnica del placebo, risulta efficace e dura 24 settimane.
Il professor Sinclair parla di una svolta nel campo del trattamento dell’alopecia: “Entrambi i composti hanno mostrato risultati significativamente migliori rispetto al placebo nei pazienti con alopecia totalis e alopecia universalis: entrambi gli inibitori JAK erano sicuri e ben tollerati”.