
L’idea che i livelli di inquinamento da microplastica che potrebbero essere alti anche nei laghi, così come avviene nei mari, traspare da una ricerca condotta da una studentessa dell’Università di Manitoba, Sarah Warrack, che ha scansionato vari fiumi e laghi nella provincia di Manitoba, Canada.
Il livello peggiore è stato riscontrato nel lago Winnipeg: qui i livelli sono risultati superiori anche a quelli dei Grandi Laghi, corpi d’acqua dove già questa tipologia di inquinamento provoca non poche preoccupazioni.
Questi piccoli pezzettini di plastica con diametro inferiore ai 5 mm sono naturalmente prodottio dall’azione umana e risultano preoccupanti per scienziati e ambientalisti in quanto vengono ingeriti dalla fauna acquatica, in particolare dai pesci soprattutto quando questi si nutrono di plancton. Questa plastica, che non deperisce e che naturalmente non è biodegradabile, va a finire poi nella catena alimentare dei pesci, con il rischio di poter finire anche sulle nostre tavole.
Secondo la Warrack le micro plastiche sono praticamente ovunque, dalla profondità degli oceani fino ai sedimenti ma attualmente non sono stati condotti studi e nè ci sono prove convincenti che possano essere realmente pericolose per gli esseri umani anche perché quando vengono ingerite dai pesci passano attraverso il sistema digestivo come qualsiasi altra sostanza solida.
Per quanto riguarda i motivi per i quali i livelli di microplastica siano superiori all lago Winnipeg, la ricercatrice non ha una risposta sicura ma propone l’idea secondo cui questi livelli potrebbero essere dovuti ad una sospensione della plastica dai sedimenti.
In quanto a soluzioni, la ricercatrice afferma: “Possiamo iniziare riducendo il nostro uso di plastica, ma in questo momento dipendiamo chiaramente dalla plastica come società. Un semplice passo che tutti possono fare è assicurarci di non gettare la plastica nell’ambiente.”