
Un gruppo di astronomi giapponesi ha convalidato l’esistenza di altri 15 esopianeti orbitanti questa volta intorno a nane rosse. In particolare è stato analizzato il sistema planetario della stella K2-155, una nana rossa distante circa 200 anni luce. Intorno a questa stella sono state infatti individuate quelle che potrebbero essere tre superterre e, tra queste ultime, quella più simile alla Terra è stata denominata K2-155d, un pianeta con un raggio di 1,6 volte quello del nostro pianeta, quasi sicuramente inserito nella fascia abitabile della stella.
La ricerca pubblicata sull’ Astronomical Journal spiega che le scoperte sono arrivate anche questa volta grazie ai dati della seconda missione (K2) di Keplero mentre le conferme sono state facilitate dall’utilizzo di alcuni telescopi terrestri, come il Subaru Telescope nelle Hawaii e il Nordic Optical Telescope (NON) in Spagna.
In base alle simulazioni climatiche effettuate dagli astronomi, K2-155d potrebbe essere caratterizzata dalla presenza di acqua liquida sulla superficie e, in generale, la composizione del pianeta potrebbe essere molto vicina a quella della Terra anche se, con gli strumenti attuali, è impossibile dirlo con certezza.
Questa scoperta, inoltre, conferma che i pianeti abitabili, quelli in parte rocciosi simili alla Terra, possono essere presenti, anche in gran numero, intorno alle nane rosse, le stelle più comuni dell’universo, o almeno della via Lattea.
Attualmente il numero di esopianeti scoperti intorno alle nane rosse risulta ancora molto più basso rispetto a quello degli esopianeti individuati intorno alle stelle simili al Sole ma la sensazione è che ciò sia dovuto al fatto che gli stessi sistemi esoplanetari intorno alle nane rosse siano stati poco investigati, anche perché questa tipologia di stelle è meno luminosa e si presta di meno al metodo del transito, il metodo più utilizzato per individuare pianeti extrasolari.
Questa scoperta conferma inoltre che i pianeti con un raggio di circa tre volte quello della Terra sono quasi sempre stati individuati in orbita intorno alle nane rosse più ricche di metalli e ciò indica una relazione tra il raggio del pianeta e la metallicità della stella.