Altri 700 milioni di oggetti astronomici catalogati da progetto australiano

Sono quasi 700 milioni di oggetti astronomici accuratamente catalogati in un nuovo database, denominato Dark Energy Survey, pubblicamente disponibile creato dai ricercatori dell’Australian National University (ANU). Si tratta di uno dei cataloghi astronomici, come riferisce il comunicato della stessa Università Nazionale australiana, più grandi del mondo.

Alcuni degli oggetti catalogati risalgono all’inizio del tempo, ossia a poco dopo il big bang. Si tratta del culmine di anni di sforzi. Oltre a mappare centinaia di milioni di galassie, sono state scoperte migliaia di supernove”, riferisce Christopher Lidman, astronomo dell’ANU che ha lavorato insieme alla professoressa Tamara Davis dell’Università del Queensland.
L’attività di raccolta dei dati è iniziata nel 2013 grazie ad una avanzata fotocamera astronomica montata su un telescopio da quattro metri situato o nella zona settentrionale del Cile. Altri dati sono poi stati i raccolti grazie all’Anglo-Australian Telescope, collocato in Australia, con il quale sono in particolare state misurate le distanze di molti oggetti che sono state confermate le supernovae.

Si tratta di un volume di dati che si rivelerà utile per comprendere ancora di più l’espansione dell’universo e in generale la sua struttura su larga scala, come spiega ancora Davis. Gli stessi dati, inoltre, potrebbero rivelarsi utili anche per indagare con più dettaglio e con più efficacia sulla cosiddetta energia oscura che si crede sia dietro proprio all’espansione dell’universo stesso. Ulteriori rilasci di dati dello stesso sondaggio avverranno poi in maniera simile nel prossimo futuro.

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