Analizzano feci dei polli e scoprono centinaia di nuovi batteri intestinali

Credito: Innviertlerin, Pixabay, 6151273

Tramite approcci all’avanguardia un team di ricercatori ha analizzato con dettaglio senza precedenti i microbiomi esistenti nell’intestino dei polli scoprendo che il numero di specie di microbi che vivono in questa parte del corpo di questi uccelli è più che doppio rispetto alle stime fatte in precedenza. La carne di pollo sta diventando sempre più popolare in quanto considerata come un’alternativa a basse emissioni di carbonio rispetto ad altre tipologie di carne, in particolare quella bovina. Tuttavia il pollame stesso è una fonte di agenti patogeni che possono minacciare la salute umana dato che stiamo parlando di un alimento diffuso in tutto il mondo.

I ricercatori del Quadram Institute e dell’Earlham Institute del Norwich Research Park, in collaborazione con altri ricercatori dell’Università del Surrey, hanno analizzato le complesse comunità microbiche nell’intestino dei polli con il fine di migliorare la salute degli stessi polli e quindi, di riflesso, il benessere di chi se ne nutre. I ricercatori hanno analizzato in particolare i campioni fecali di due delle principali razze di polli allevati nel Regno Unito oltre ad altri dati di campioni simili raccolti da polli allevati in altri 12 paesi.
Eseguendo analisi computerizzate delle sequenze del DNA con algoritmi informatici all’avanguardia, i ricercatori hanno compilato un set di 20 milioni di geni microbici presenti nell’intestino del polo ricostruendolo più di 5000 genomi microbici. In totale hanno riconosciuto più di 800 specie di batteri, delle quali solo 158 risultavano già riconosciute ufficialmente con una propria denominazione mentre il resto era precedentemente sconosciuto.

“Utilizzando la metagenomica, possiamo documentare la presenza e il ruolo di diversi organismi all’interno di ecosistemi microbici complessi come quello che si trova nell’intestino dei polli. La ricostruzione delle sequenze del genoma in questo modo fornisce un interessante catalogo di biodiversità naturale che va ben oltre ciò che può essere ottenuto semplicemente coltivando batteri”, spiega Falk Hildebrand del Quadram and Earlham Institutes, uno degli autori dello studio.
Si tratta di uno degli studi con il maggior numero di denominazioni tassonomiche microbiche da creare e proprio per questo i ricercatori si sono rivolti anche ad un esperto israeliano di nomenclatura tassonomica, Aharon Oren.

Si tratta di uno sforzo senza precedenti che vedrà la creazione di centinaia di nuove denominazioni scientifiche per nuove specie di batteri. Tra i batteri conosciuti, invece, i ricercatori hanno trovato l’Escherichia coli. Hanno anche trovato diverse specie sconosciute collegate a quest’ultimo tra cui una nuova che gli stessi ricercatori hanno denominato Escherichia whittamii in onore di Tom Whittam, un microbiologo americano.
Questo livello di biodiversità così esteso ha sorpreso anche gli stessi ricercatori, come afferma Mark Pallen, altro ricercatore del Quadram impegnato nello studio. Si tratta di un livello di diversità per quanto riguarda il microbioma intestinale che può rivaleggiare con quella dell’intestino umano.

Note e approfondimenti

  1. What lives inside the chicken gut? – Quadram Institute (IA)
  2. Extensive microbial diversity within the chicken gut microbiome revealed by metagenomics and culture [PeerJ] (IA) (DOI: 10.7717/peerj.10941)
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