Anche le maschere di stoffa possono impedire trasmissione del virus della COVID-19

Credito: asundermeier, Pixabay, 5107952

Anche le mascherine di stoffa, di quelle lavabili ad esempio fatte di cotone, possono bloccare le goccioline che possono trasportare il virus della COVID-19 secondo quanto riferisce un nuovo studio apparso su Annals of Internal Medicine realizzato da Catherine Clase, professoressa di medicina della McMaster University e nefrologa del St. Joseph’s Healthcare Hamilton.

In effetti ci sono stati diversi equivoci nelle settimane e nei mesi passati riguardo alle cosiddette mascherine di stoffa o cotone “fatte in casa”, di quelle lavabili e riutilizzabili.
Il fatto è che mancavano prove dirette: indossare una maschera di questo tipo può effettivamente ridurre la trasmissione del virus della COVID-19?
Questi dubbi hanno provocato un certo imbarazzo anche per quanto riguarda le decisioni che i governi e le istituzioni hanno dovuto prendere in relazione agli obblighi da far rispettare alle popolazioni.

Premettendo che le filtrazioni delle stoffe e dei tessuti possono essere piuttosto variabili e che gli strati multipli, uno sopra l’altro, possono aumentare l’efficienza, i ricercatori sono giunti alla conclusione che una maschera commerciale in mussola di cotone a quattro stati, riduceva le particelle del 99%.
Per gli aerosol (le goccioline), una maschera di stoffa di questo tipo può essere paragonata alle maschere utilizzate in ambito medico, come riferiscono i ricercatori.

Alcune combinazioni di tessuto, poi, ad esempio cotone-flanella, risultavano molto efficaci e riuscivano a bloccare il 90% delle particelle.
“Il nostro lavoro è solo una parte di un puzzle complesso. In termini di creazione di maschere, è importante rendersi conto che più strati forniranno maggiore protezione, sia verso l’interno che verso l’esterno, ma renderà più difficile la respirazione. Per questo motivo, non è consigliabile che i bambini sotto i due anni e le persone con difficoltà respiratorie indossino maschere”, spiega la Clase che rimarca comunque che ulteriori studi andranno eseguiti per capire quali sono i materiali migliori tra quelli idealmente “lavabili” o comunque fatti di stoffa per proteggersi dai virus su come SARS-CoV-2.

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