Anche le piante sono sensibili al calore: scienziati scoprono geni coinvolti

Anche le piante sono molto sensibili al calore così come gli esseri umani e una gran parte degli animali. Lo sanno bene gli agricoltori in quanto lo stress termico si rivela una delle ragioni principali per cui una coltivazione può fallire o può avere successo.
A differenza degli umani e degli esseri umani, però, le piante non possono spostarsi e non possono raggiungere un posto all’ombra; tuttavia hanno sviluppato ingegnosi metodi che sono stati oggetto di una nuova ricerca pubblicata su Cell Reports.

È già noto che le piante hanno una sorta di resistenza al calore che si attiva e che si attiva nei momenti in cui ce n’è bisogno oppure quando non ce n’è bisogno. Ad esempio nell’oscurità, il sistema di resistenza al calore si disattiva, per evitare inutili sprechi di energia, e si riattiva quando la pianta viene esposta alla luce, soprattutto se è molto intensa.
Tuttavia quali siano i geni coinvolti in questo “switch” è sempre stato un mistero.

Il nuovo studio, condotto da Patrick Dickinson, ricercatore presso il Dipartimento di scienze delle piante dell’Università di Cambridge, ha scoperto che sono particolari geni ad essere coinvolti nella formazione dei cloroplasti che dettano la risposta delle piante alle alte temperature.
Una volta che la pianta è illuminata, il cloroplasto attiva i geni nel nucleo per rendere la pianta resistente al calore. La comunicazione tra il cloroplasto e il nucleo avviene tramite una particolare segnale correlato ad una molecola.

Secondo gli scienziati è fondamentale poter identificare non solo questi geni ma anche le modalità con cui si attiva la resistenza delle piante agli stress dovuti al calore. Una volta individuati i geni precisi, si potrebbe forse in futuro creare un metodo per aumentare o diminuire in maniera “artificiale” questo tipo di resistenza per ottenere raccolti molto più corposi. Gli stessi scienziati affermano che, per esempio, quando la temperatura aumenta di un grado centigrado, il potenziale raccolto diminuisce dal 3 al 7% proprio a causa dello stress termico.

Fonti e approfondimenti

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