La capacità di capire la direzione dello sguardo di qualcuno non è una prerogativa degli esseri umani secondo un nuovo studio realizzato da ricercatori dell’Università di St Andrews, dell’Università Nazionale di Singapore e dell’Università di Leida.
Capire dove gli altri guardano è stata ritenuta una caratteristica presente solo negli esseri umani ma i ricercatori hanno scoperto che anche scimpanzé e bonobo possono fare lo stesso.
La convinzione errata, secondo il comunicato presente sul sito dell’unicità di St Andrews, sarebbe nata dalla conformazione fisica dei nostri occhi: la parte bianca della pupilla, la sclera e le iridi colorate permettono di capire facilmente la direzione dello sguardo differentemente dagli occhi delle scimmie.
Queste ultime, infatti, spesso hanno una sclera più scura e proprio per questo il loro sguardo è sempre stato ritenuto “nascosto” se non addirittura criptico.
A spiegare il senso dello studio è Cat Hobaiter, primatologa nonché ricercatrice presso l’Università di St Andrews: “Capire dove qualcuno guarda sembra essere la chiave per capire a cosa è interessato, a cosa sta pensando. Per molto tempo i ricercatori hanno suggerito che il colore degli occhi delle scimmie comporta che nascondono queste informazioni; abbiamo dimostrato che non è così”.
La ricercatrice ha infatti notato che i bonobo hanno una sclera più chiara e le iridi più scure, come gli esseri umani mentre gli scimpanzé hanno una sclera molto scura e delle iridi più chiare. Entrambi questi modelli, secondo la ricercatrice, mostrano praticamente lo stesso tipo di contrasto che si può vedere negli occhi umani e quindi anche queste scimmie possono capire dove stanno guardando gli altri individui.