Anche i vitelli possono essere pessimisti o ottimisti

Anche i vitelli, come gli esseri umani, possono essere ottimisti oppure pessimisti. A questa conclusione è giunto uno studio pubblicato su Scientific Reports. Secondo Marina von Keyserlingk, una delle autrici dello studio, quando guardiamo ai vitelli e in generale agli animali da allevamento vediamo solo una mandria di esemplari che, dal nostro punto di vista, sono tutti uguali.
Tuttavia anche per questi animali esiste una sorta di individualità e proprio per questo possono provare alcuni sentimenti, tra cui la sofferenza. Secondo la professoressa, risulta importante considerare la prospettiva dell’individuo in questi casi.

I ricercatori hanno condotto un esperimento con 22 vitelli. Nella prima fase, li hanno addestrati per riconoscere quale opzione, tra tante che venivano loro proposte, portava loro una ricompensa, ossia del latte che scorreva da una bottiglia.
Durante questa prima fase, i vitelli hanno in maniera abbastanza agevole capivano il procedimento e si avvicinavano sempre alla bottiglia che faceva scorrere il latte e che si trovava sempre nella stessa posizione.

Durante la seconda fase dell’esperimento i ricercatori ponevano la bottiglia in una posizione casuale in modo che i vitelli non potessero più seguire lo stesso schema. È proprio in questa fase che i ricercatori dividevano il gruppo in vitelli pessimisti e in vitelli ottimisti: quelli pessimisti evitavano di avvicinarsi alla posizione in cui la bottiglia era sempre stata nella prima fase.
I vitelli ottimisti, invece, si avvicinavano alla bottiglia posta nella posizione per la quale erano stati allenati durante la prima fase anche se ciò poteva significare trovare una bottiglia vuota.

Anche a settimane di distanza, i vitelli rimanevano coerenti nelle scelte e nella loro prospettiva.
In un altro esperimento, gli stessi ricercatori hanno valutato anche i livelli di paura a cui vitelli erano sottoposti quando, per esempio, si trovavano di fronte a situazioni non familiari, come la presenza di un estraneo.
Secondo Keyserlingk, i vitelli più paurosi erano anche quelli più propensi a vedere il bicchiere mezzo vuoto.

Fonti e approfondimenti

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