Gli anelli di Saturno, oltre che essere molto affascinanti, sono sempre stati oggetto di studio degli astronomi, ancor di più dopo gli avvicinamenti al pianeta gassoso effettuati della sonda Cassini della NASA. I dati raccolti da questa sonda sono ancora oggi utilizzati, e lo saranno ancora per molti anni, ai fini del completamento di studi e ricerche.
Un nuovo interessante studio, apparso su Science, ci dà una conferma relativa al fatto che questi anelli non sono sempre esistiti intorno al grosso pianeta gassoso del sistema solare o perlomeno si sono formati molto dopo la nascita del pianeta stesso. Una teoria che si scontra con quella secondo cui gli anelli si sono formati insieme al pianeta 4,5 miliardi di anni fa da vari detriti ghiacciati rimasti in orbita intorno al pianeta in formazione.
Gli scienziati sono riusciti, proprio grazie ai nuovi dati di Cassini, nello specifico quelli relativi alla gravità degli anelli nei confronti della traiettoria di volo della sonda Cassini, a calcolare la massa degli anelli ed hanno dedotto che essi sono relativamente recenti e che dovrebbero essersi originati meno di 100 milioni di anni fa, forse anche poco più di 10 milioni di anni fa.
Gli scienziati hanno inoltre scoperto veri e propri strati rotanti che caratterizzano il pianeta con le nubi di superficie all’equatore che ruotano del 4% più velocemente dello strato posto a 9000 km di profondità. Questo livello più profondo impiega infatti nove minuti più per ruotare rispetto alle nubi in cima.
Lo studio è stato prodotto da Luciano Iess e dal suo team presso l’Università La Sapienza di Roma con la collaborazione di altri ricercatori.
Fonti e approfondimenti
- Saturn hasn’t always had rings | Berkeley News (IA)
- Measurement and implications of Saturn’s gravity field and ring mass | Science (DOI: 10.1126/science.aat2965) (IA)