
Il campo magnetico terrestre risulterebbe in forte indebolimento secondo una nuova ricerca apparsa su Geophysical Research Letters realizzata da un gruppo di ricercatori dell’Università di Rochester. Lo studio fornisce diverse informazioni riguardanti i cambiamenti del campo magnetico terrestre soprattutto in un’area dell’emisfero australe nota anche come Anomalia del Sud Atlantico, una regione associata ad un’anomalia magnetica regionale che va dalla costa brasiliana fino all’Africa.
La questione riguardante la possibilità relativa ad un presunto capovolgimento del campo magnetico terrestre, con i poli magnetici che vanno ad invertirsi, è un’informazione che abbiamo visto in qualche documentario o letto in qualche previsione disfattista se non relativa a presunte apocalissi. Tuttavia i cambiamenti del campo magnetico terrestre sono effettivi e, per certi versi, anche poco prevedibili.
Soprattutto i cambiamenti più radicali accadono in periodi di tempo molto lunghi tanto che l’ultimo capovolgimento dei poli magnetici terrestri, verificatosi circa 780.000 anni fa, avrebbe impiegato diverse decine di migliaia di anni.
Proprio la regione dell’Anomalia del Sud Atlantico è quella che preoccupa maggiormente gli studiosi di questa particolare materia. Il campo magnetico in questa zona risulta così debole che è addirittura pericoloso per i satelliti entrarci in quanto la radiazione aggiuntiva potrebbe disturbare l’elettronica di bordo.
Secondo una delle teorie, in questa particolare regione la fascia di Van Allen risulterebbe più vicina alla superficie del pianeta e dunque sarebbe causa di radiazioni più potenti.
Vincent Hare, autore principale dello studio, afferma: “Sappiamo da un po ‘di tempo che il campo magnetico sta cambiando, ma non sapevamo davvero se questo fosse insolito per questa regione in tempi più lunghi, o se fosse normale”.
Dopo ampie raccolte di dati, gli scienziati hanno scoperto che il campo magnetico terrestre in questa regione ha fluttuato dal 400-450 d.C., dal 700-750 d.C., e ancora dal 1225-1550 d.C.
È ancora presto per dire se si possa trattare o meno di un’inversione di poli magnetici in corso tuttavia lo stesso Hare afferma che questo comportamento insolito si è verificato almeno un paio di volte negli ultimi 160 anni e che “La possibilità di un decadimento continuo nella forza del campo magnetico è una preoccupazione per la società che merita un continuo studio e monitoraggio”.
Fonti e approfondimenti
- New data helps explain recent fluctuations in Earth’s magnetic field : NewsCenter (IA)
- New Archeomagnetic Directional Records From Iron Age Southern Africa (ca. 425–1550 CE) and Implications for the South Atlantic Anomaly – Hare – 2018 – Geophysical Research Letters – Wiley Online Library (DOI: 10.1002/2017GL076007) (IA)
- Anomalia del Sud Atlantico – Wikipedia (IA)