Antenato dei giganteschi dinosauri sauropodomorfi aveva dimensioni di un cane ed era agilissimo

Credito: Gluiki, Shutterstock, ID: 461459056

Un antenato dei sauropodomorfi, i giganteschi dinosauri tra i più iconici della categoria, che si spostava eretto sulle due zampe posteriori e che molto probabilmente era agile e veloce viene descritto in un nuovo studio apparso su Royal Society Open Science.[1]
La specie descritta è quella del Thecodontosaurus antiquus. Si tratta di un piccolo sauropodomorfo del triassico classificato in base a resti trovati nell’Inghilterra meridionale nel 1834.[2]

Thecodontosaurus vissuto 20 milioni di anni prima dei sauropodomorfi che conosciamo

Le conferme relativa al fatto che sauropodomorfi fossero enormi dinosauri erbivori relativamente tranquilli sono arrivate soprattutto in corso degli ultimi anni, a seguito di ulteriori ritrovamenti di fossili e di ulteriori studi. Non molto, invece, si sa sui loro primi antenati e dunque su come si siano sviluppati a livello evolutivo.
Questo studio si basa sull’analisi di un fossile di quello che può essere considerato a tutti gli effetti uno dei principali antenati dei sauropodomorfi. Il Thecodontosaurus, conosciuto anche come “il dinosauro di Bristol”, è vissuto circa 20 milioni di anni prima della comparsa dei giganteschi sauropodomorfi ma in confronto a questi ultimi era molto più piccolo.

Aveva un’altezza di soli 30 cm

Secondo i ricercatori aveva un’altezza di soli 30 cm quando si trovava eretto sulle due zampe posteriori. Il fossile mostra che è vissuto all’incirca 200 milioni di anni fa, durante il triassico superiore.
Assomigliante più ad un velociraptor che ad un sauropodomorfo, il Thecodontosaurus molto probabilmente era abile nella corsa e possedeva dei muscoli, nelle zampe anteriori, che potevano contrarsi molto velocemente.

Le caratteristiche delle zampe posteriori

Inoltre i ricercatori hanno realizzato delle “scanalature” e varie altre caratteristiche delle zampe posteriori che suggeriscono che il Thecodontosaurus sia stato un animale molto veloce, una caratteristica che evidentemente ha sviluppato proprio per sfuggire più efficientemente ai predatori.
Infine hanno scoperto una caratteristica nell’osso dell’anca che suggerisce che il Thecodontosaurus poteva anche torcersi mentre correva, cosa che probabilmente gli permetteva di eseguire curve molto strette e quindi di cambiare improvvisamente la sua direzione di corsa.

Forse camminava eretto sulle zampe posteriori

Gli arti anteriori, invece, rispetto a quelli posteriori, erano dotati di una muscolatura molto meno estesa, una differenza così grande che, secondo i ricercatori, suggerisce che normalmente, e dunque non solo in via eccezionale, il Thecodontosaurus camminava eretto sulle zampe posteriori. Forse le zampe anteriori venivano usate come “mani”, ad esempio per raggiungere zone degli alberi più alti.

Note

  1. Walking with early dinosaurs: appendicular myology of the Late Triassic sauropodomorph Thecodontosaurus antiquus | Royal Society Open Science (DOI: 10.1098/rsos.211356)
  2. Thecodontosaurus – Wikipedia in inglese
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