Antibiotico azitromicina non utile per pazienti COVID-19 non ricoverati secondo studio

L’antibiotico azitromicina risulterebbe non più efficace di una sostanza placebo per quanto riguarda la prevenzione dei sintomi della COVID-19 nei pazienti non ricoverati secondo un articolo pubblicato sul sito dell’Università della California a San Francisco (UCSF) [1] che riprende uno studio pubblicato su sul Journal of the American Medical Association .[2]
Come spiega abbastanza chiaramente Catherine E. Oldenburg, una assistente professoressa della Proctor Foundation della UCSF e autrice principale dello studio, si tratta di risultati che non supportano l’utilizzo di questo antibiotico per quanto riguarda le infezioni di livello ambulatoriale dal virus SARS-CoV-2.

L’azitromicina prescritta per la COVID-19

L’azitromicina viene ad oggi prescritta in varie parti del mondo proprio per trattare la COVID-19 in quanto si pensa che possa rivelarsi utile per le infiammazioni e in generale per contrastare la malattia nelle sue fasi iniziali, come spiega la stessa Oldenburg. Tuttavia la ricercatrice, nel corso dello studio, non ha trovato prove di questo.[1]

Lo studio

Lo studio si è basato sui dati reperiti da 263 soggetti positivi al nuovo coronavirus entro sette giorni prima dell’inizio dello studio. Nessuno dei soggetti versava in condizioni gravi o era stato ricoverato all’ospedale. I ricercatori hanno selezionato 171 soggetti facendo loro assumere una dose orale di 1,2 g di azitromicina. Uno secondo gruppo, composto da 92 soggetti, riceveva invece una sostanza placebo.[1]

Risultati

Dopo due settimane, il 50% dei soggetti di entrambi i gruppi non mostrava più sintomi. Dopo tre settimane cinque dei soggetti che avevano assunto l’azitromicina venivano ricoverati in ospedale per sintomi gravi della COVID-19 mentre nessuno del gruppo placebo veniva invece ospedalizzato. Ne conseguiva che il trattamento con una dose singola di azitromicina non mostrava vantaggi rispetto al placebo in termini di probabilità di incorrere nei sintomi della COVID-19.[1]

È uno dei primi studi sull’azitromicina che si concentra sui pazienti COVID-19 non gravi

Secondo quanto spiega la Oldenburg, la maggior parte degli studi condotti sull’azitromicina e sui suoi effetti sulla COVID-19 finora si sono concentrati quasi esclusivamente sui pazienti gravi. Questo è uno dei primi che invece compie un’analisi sui pazienti con COVID-19 non gravi e di livello ambulatoriale.[1]

Note e approfondimenti

  1. Common COVID-19 Antibiotic No More Effective Than Placebo | UC San Francisco (IA)
  2. Effect of Oral Azithromycin vs Placebo on COVID-19 Symptoms in Outpatients With SARS-CoV-2 Infection: A Randomized Clinical Trial | Infectious Diseases | JAMA | JAMA Network (IA) (DOI: 10.1001/jama.2021.11517)
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