
I panda sono mangiatori di bambù e questa è cosa nota a molti. Anzi proprio questa caratteristica, ossia il fatto che questi animali preferiscono sostanzialmente solo questa pianta, è uno dei motivi che li sta portando all’estinzione.
A sostegno di questa loro dieta, hanno sviluppato, a livello evoluzionistico, varie caratteristiche che permettono loro di cibarsi in maniera proficua di questa pianta che a volte presenta steli abbastanza duri e difficili da spezzare. Ad esempio hanno sviluppato dei denti, un cranio, dei muscoli e uno speciale dito che sembra un pollice grazie al quale riescono ad afferrare e attenere meglio in mano i bastoncini, le foglie e i germogli di bambù.
Tuttavia una nuova ricerca apparsa su Current Biology afferma che i panda, qualche milione di anni fa, si nutrivano anche di altro e avevano una dieta più varia e molto più complessa.
Secondo Fuwen Wei dell’Accademia delle scienze cinese, che ha condotto la ricerca, il fatto che i panda giganti si siano nutriti solo di bambù negli ultimi 2 milioni di anni è un dato accettato come palese da molti ricercatori. Tuttavia i risultati che lui e i suoi collaboratori hanno ottenuto sembrano smentire questa tesi.
Analizzando gli isotopi stabili presenti in vari fossili di antichi panda, in particolare nei denti, nei capelli e nelle ossa, i ricercatori hanno scoperto che, almeno isotopicamente parlando, i panda antichi erano abbastanza diversi da quelli moderni e ciò porta a pensare anche a diverse abitudini alimentari.
Secondo i ricercatori, i panda antichi avevano una dieta più varia, più simile a quella di altre specie di mammiferi con i quali condividevano il territorio. Il cambiamento sarebbe avvenuto lentamente in due fasi: passarono prima dall’essere carnivori o onnivori a mangiatori di piante. In seguito sono diventati esclusivi mangiatori di bambù.