Le persone più anziane sono anche quelle più stabili per quanto riguarda il profilo emotivo. È quanto dichiara un nuovo studio pubblicato sulla rivista Emotion e realizzato da psicologi della Duke e della Vanderbilt University.
Il nuovo studio, dunque, contrasta con quanto si crede in generale in relazione alla scontrosità e alla mancanza di apertura degli anziani, solo uno stereotipo.
La salute emotiva e la regolamentazione delle stesse emozioni migliorano con l’avanzare dell’età, dichiara molto chiaramente Daisy Burr, studentessa di dottorato alla Duke e autrice principale dello studio.
La Burr, insieme al collega Gregory Samanez-Larkin, assistente professore di psicologia e neuroscienze, ha infatti analizzato le reazioni di 123 partecipanti allo studio con un’età dai 20 agli 80 anni.
I partecipanti allo studio venivano chiamati al telefono tre volte al giorno per 10 giorni. Ai partecipanti veniva chiesto come si sentivano a livello emotivo e se desideravano qualcosa in quel determinato momento (qualsiasi cosa, dal cibo alle sigarette fino al voler parlare con qualcuno). I ricercatori, infine, valutavano ogni partecipante con una misura standard di “soddisfazione di vita globale”.
Alla fine scoprivano che le persone più anziane erano più stabili e “meno volatili nelle loro emozioni”. Secondo Samenez-Larkin ciò è da spiegare anche il fatto che, con l’avanzare dell’età, gli obiettivi personali cambiano e si cerca sempre di più di massimizzare il benessere ogni giorno, tendendo a non fare troppi i progetti per un futuro avanzato.
Infine i ricercatori scoprivano che le persone che soffrivano maggiormente di affetti negativi risultavano anche meno abili nel resistere ai desideri.
Approfondimenti
- APA PsycNet (IA) (DOI: 10.1037/emo0000734)