
Si parla di “apocalisse di Internet” in un nuovo studio relativo alla possibilità che si possa scatenare una tempesta solare potente abbastanza da annullare in parte gli effetti protettivi dello scudo magnetico del nostro pianeta. Quest’ultimo, infatti, impedisce al normale vento solare di causare veri danni alla Terra. Parte delle particelle che provengono dal Sole vengono deviate verso i poli procurando poi le aurore.
Società odierna basata sull’elettronica e su Internet
Le tempeste solari più potenti possono essere così intense da superare lo scudo magnetico protettivo creando danni chi poi si possono moltiplicarsi a dismisura a causa del fatto che la nostra società oramai è basata perlopiù sull’elettronica. Quando parliamo di “elettronica” il primo pensiero va sicuramente ad Internet.
Secondo un nuovo studio presentato ad una conferenza del SIGCOMM 2021 e ripreso, tra gli altri, anche da Wired, una tempesta solare troppo forte potrebbe essere letteralmente catastrofica per la società odierna tanto da scatenare una sorta di apocalissi internettiana. In pratica potremmo restare off on-line per settimane o mesi, come spiega Sangeetha Abdu Jyothi, assistente professore all’Università della California a Irvine e uno degli autori principali del nuovo studio.
Siamo poco preparati
Secondo il ricercatore la pandemia in corso non ha fatto altro che risaltare quanto siamo poco preparati ad un evento del genere che, come lascia intendere lo stesso scienziato, sembra per nulla improbabile.
Le nostre infrastrutture dipendono sempre di più dall’elettronica e da Internet ed un evento solare su larga scala potrebbe riportarci indietro di decenni. Il ricercatore parla delle “tempeste solari estreme”, espulsione di massa coronale da parte del sole che, sebbene siano rare, proprio per come è strutturata la nostra società potrebbe procurare danni non indifferenti.
Evento di Carrington
Secondo Jyothi le possibilità che un evento del genere possa capitare nel corso di un decennio sono comprese tra l’1,6% e il 12%. Le stime si basano anche sulle due uniche tempeste solari rientranti in questa categoria registrate nella storia recente. La prima è occorsa nel 1859, la seconda nel 1921.
Quella del 1859, definita anche Evento di Carrington, è stata la più grande tempesta solare mai registrata. Creò un disturbo geomagnetico così potente che i fili del telegrafo letteralmente presero fuoco mentre le aurore furono visibili anche in altre zone del mondo (ci sono testimonianze di avvistamento nella Colombia equatoriale, per esempio).
La tempesta solare del 1989
Ci sono state comunque anche tempeste minori; una delle più note è quella del marzo 1989 che provocò problemi nell’America settentrionale, in particolare oscurando la provincia del Quebec in Canada.
Anche solo il 1989 sembra distante secoli: da allora la società odierna ha continuato sempre più a dipendere dall’elettronica e soprattutto da Internet.
Cavi sottomarini
L’Internet mondiale odierna si regge perlopiù su cavi sottomarini. Si pensa che questi ultimi non possono essere danneggiati da correnti geomagnetiche come quelle di una tempesta solare. Tuttavia, come fanno notare i ricercatori, questi cavi contano comunque su dei ripetitori che aumentano il segnale. Questi ripetitori sono posti a distanze fisse di circa 50-150 km. I ripetitori, a differenza dei cavi stessi, sono vulnerabili alle suddette correnti. Questo significa che i cavi smetterebbero comunque di funzionare, cosa che riguarderebbe, naturalmente, anche i cavi posti sulla terraferma.
E, come fanno notare i ricercatori, se un certo numero di cavi sottomarini non funziona in una particolare regione, intere aree geografiche o addirittura continenti potrebbero andare off line. I tempi per le riparazioni risulterebbero comunque lunghi, potrebbero durare settimane o addirittura mesi. Economie di interi paesi risulterebbero danneggiate come non mai.
La prossima grande tempesta solare avverrà
I ricercatori calcolano, per esempio, che un giorno off line in tutti gli Stati Uniti costerebbe più di 7 miliardi di dollari.
Inoltre i ricercatori calcolano che le nazioni alle latitudini più alte risulterebbero più danneggiate da una tempesta solare forte rispetto a quelle delle latitudini più basse.
La prossima grande tempesta solare avverrà sicuramente, anche se non sappiamo quando: il problema è capire se siamo pronti ad affrontarla.
Note e approfondimenti
- Solar Superstorms: Planning for an Internet Apocalypse (lo studio in PDF) (IA)