Arcobacter negli alimenti, nuovo studio lo rileva nel 22% dei campioni

Credito: Alexander Raths, Shutterstock, ID: 80851147

Un team di ricercatori ha voluto analizzare la diffusione dei batteri del genere Arcobacter negli alimenti dopo che, nel corso degli ultimi anni, in molti hanno sollevato la preoccupazione riguardante la salute pubblica. La scienza, infatti, conosce ancora relativamente poco sul potenziale patogeno di questo gruppo di batteri anche perché gli studi condotti al riguardo non sono numerosi.

Arcobacter possono essere considerati come dei patogeni alimentari emergenti

Un nuovo comunicato dell’Università dei Paesi Baschi spiega che gli Arcobacter possono essere considerati come dei patogeni alimentari emergenti. Possono essere fonte di disturbi dell’apparato gastrointestinale.

Ricercatori hanno analizzato 220 campioni

I ricercatori hanno analizzato 220 campioni prelevati da tre tipi di alimenti: animali da fattoria, animali marini e vegetali. Rilevavano l’arcobacter nel 22,3% dei campioni presi in considerazione. La specie più presente era l’Arcobacter butzleri, tra l’altro quella che è più spesso collegata a infezioni nell’uomo. Tuttavia, come spiega Irati Martinez-Malaxetxebarria, ricercatore del Dipartimento di Immunologia, Microbiologia e Parassitologia della Facoltà di Farmacia dell’UPV/EHU, uno degli autori dello studio, erano presenti anche diverse altre specie tra cui Arcobacter cryaerophilus, Arcobacter skirrowii, Arcobacter thereius e Arcobacter vitoriensis. E tutte mostravano delle “capacità virulente”. In sostanza la loro genetica è predisposta per causare infezioni, anche negli esseri umani.[1]

Calamari una delle fonti principali di Arcobacter

Inoltre i ricercatori hanno scoperto che i calamari sembrano essere una delle fonti principali di Arcobacter. Secondo Martinez Malaxetxebarria, mangiare calamari crudi potrebbe rappresentare un rischio di infezione causata da questo batterio che gli esseri umani.[1]

Arcobacter anche in un formaggio fresco

I ricercatori hanno rilevato casi di presenza di Arcobacter anche in un formaggio fresco (il Burgos), un’associazione probabilmente dovuta ad una contaminazione incrociata.[1]

Arcobacter nei vegetali

Per quanto riguarda i vegetali, il batterio era presente in tutti i campioni analizzati eccetto la bietola. Inoltre hanno scoperto una nuova specie di Arcobacter nelle carote, anch’essa caratterizzata dalla presenza di geni di virulenza.[1]

Formazione di biofilm causati da batteri Arcobacter di origine alimentare

I ricercatori hanno scoperto, inoltre, che questi batteri possono formare delle biopellicole su diverse superfici tra cui polistirene, borosilicato e acciaio inossidabile.
“I risultati confermano la formazione di biofilm causati da batteri Arcobacter di origine alimentare su diverse superfici di contatto con gli alimenti. Nelle condizioni in cui abbiamo condotto i nostri test, abbiamo osservato che le superfici di vetro favoriscono la sopravvivenza e la crescita dei batteri”, spiega ancora il ricercatore.[1]

Note e approfondimenti

  1. Exploring arcobacter risk to the food industry and human health – campusa-magazine – UPV/EHU
  2. Genetic characterization and biofilm formation of potentially pathogenic foodborne Arcobacter isolates – ScienceDirect (DOI: 10.1016/j.ijfoodmicro.2022.109712)
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