
Gli aromi delle sigarette elettroniche possono mischiarsi con i solventi per produrre sostanze chimiche tossiche che possono provocare irritazione alle vie respiratorie nonché problemi cardiaci e ai vasi sanguigni. È l’interessante conclusione a cui è giunto un nuovo studio presentato al congresso della European Respiratory Society.
Il professore di anestesiologia, farmacologia e biologia del cancro Sven-Eric Jordt, della Duke University, spiega che lui e il suo team, composto anche da ricercatori dell’Università di Yale, hanno individuato sostanze chimiche, mai individuate prima, nei cosiddetti “e-liquid”. Si tratta di sostanze che si formano quando gli aromi e i solventi, i componenti degli stessi “e-liquid”, vengono miscelati dagli stessi produttori: “Ci siamo preoccupati per gli alti livelli di questi nuovi composti che non sono stati studiati in passato e abbiamo deciso di condurre test tossicologici”.
I ricercatori hanno effettuato esperimenti in laboratorio esponendo cellule che rivestono i bronchi a sostanze chimiche aromatizzanti, di quelle che si utilizzano per creare i cosiddetti “aromi” delle sigarette elettroniche, tra cui vanillina ed etil-vanillina, cinnamaldeide e benzaldeide.
Hanno inoltre effettuato esperimenti anche per capire gli effetti della miscelazione di queste sostanze aromatizzanti con i solventi glicole propilenico e glicerina vegetale. Questi ultimi due sono i principali solventi che si utilizzano per creare liquidi aromatizzanti delle sigarette elettroniche.
I ricercatori notavano che le sostanze chimiche che si formavano dalla miscelazione degli aromi e dei solventi risultavano più tossiche dei loro componenti base presi singolarmente: “Le nuove sostanze chimiche derivate dalla benzaldeide e dalla cinnamaldeide erano più tossiche dei composti derivati dalla vanillina”, spiega Jordt.
Le sostanze chimiche che si formavano da questa miscelazione attivavano i recettori TRPV1 e TRPA1, recettori che provocano l’irritazione delle terminazioni nervose dei bronchi e che innescano le risposte infiammatorie.
Ciò può aumentare anche la frequenza cardiaca e, nelle persone che già soffrono di patologie cardiache, può portare anche i battiti cardiaci irregolari e a pressione sanguigna troppo elevata nonché ad un aumento delle secrezioni nelle vie nasali e in generale nelle vie aeree.
“In realtà ci aspettavamo che le reazioni chimiche osservate avrebbero inattivato la benzaldeide e altre sostanze chimiche aromatizzanti, rendendo i prodotti meno tossici. Tuttavia, abbiamo osservato il contrario, trovando i composti di nuova formazione più irritanti e tossici”, spiega ancora Jordt.