Arriva la pancetta coltivata in laboratorio

Pancetta coltivata in laboratorio: è questo il risultato raggiunto da Higher Steaks che in una dichiarazione afferma di essere riuscito a produrre i primi campioni di strisce di pancetta “di maiale” fatte da cellule coltivate in laboratorio.
Anche se lasciano intendere che passeranno ancora degli anni prima che questa pancetta possa essere utilizzata in ambito commerciale, i vertici della società, per voce di Benjamina Bollag, spiegano come è fatta: per il 70% è costituito da cellule coltivate in laboratorio e per il resto di un materiale che è un mix di vegetali, proteine, grassi e amidi utilizzato perlopiù come legante del materiale cellulare.

“La nostra missione è di fornire carne sana e sostenibile senza che il consumatore compia sacrifici sul gusto”, spiega la stessa Bollag.
Le cellule utilizzate provengono da animali e vengono fatte crescere in laboratorio. In sostanza gli scienziati le fanno diventare muscoli, grassi e altre tipologie di tessuto che alla fine formano una sorta di “carne” con relativo grasso, un mix che dovrebbe essere molto simile, in termini di gusto e consistenza, alla pancetta reale.

Attualmente il costo di questa pancetta coltivata in laboratorio è ancora troppo alto (si parla di migliaia di sterline per kilogrammo) e quindi è ancora presto per pensare ad una sua comparsa sugli scaffali dei supermercati o nei fast-food ma l’azienda sembra abbastanza fiduciosa tanto che ha organizzato già un evento di degustazione che dovrebbe avvenire entro la fine di quest’anno.

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