Arsenico contenuto nel riso collegato a migliaia di morti premature all’anno

Credito: Rodrigo Feldman Ruiz, Pixabay, 5371342

Sarebbero migliaia le morti all’anno causate dall’esposizione prolungata a bassi livelli di arsenico contenuto nel riso, uno degli alimenti più diffusi al mondo, secondo uno studio condotto dall’Università di Manchester.
L’arsenico è un veleno abbastanza conosciuto che può causare vari problemi di salute anche se viene introdotto nel corpo a concentrazioni molto basse.

Sfortuna vuole che il riso è un alimento che assimila l’arsenico inorganico e, dato che parliamo di uno degli alimenti più consumati al mondo (sono più di 3 miliardi le persone per le quali il riso è l’alimento base della dieta), ne consegue che può arrivare a causare decine di migliaia di morti evitabili ogni anno, fino a 50.000 secondo i ricercatori.
I ricercatori dell’Università di Manchester, in collaborazione con quelli di Salford, hanno condotto la propria indagine esplorando la relazione tra il consumo del riso in regioni quale l’Inghilterra e il Galles e l’insorgenza di malattie cardiovascolari causate da presenza di arsenico nel corpo.

Anche correggendo i risultati per vari fattori, i ricercatori hanno trovato un collegamento definito come “significativo” nel comunicato stampa sul sito della stessa università inglese tra la mortalità per cause cardiovascolari e l’assimilazione di arsenico inorganico derivante dal riso.
“Lo studio suggerisce che il più alto 25% dei consumatori di riso in Inghilterra e in Galles potrebbe essere plausibilmente esposto a maggiori rischi di mortalità cardiovascolare a causa dell’esposizione inorganica all’arsenico rispetto al 25% più basso di consumatori di riso”, dichiara David Polya, ricercatore che è tra gli autori dello studio pubblicato sulla rivista Science of The Total Environment.

Approfondimenti

Condividi questo articolo

C’è un errore?

Hai trovato un errore in questa pagina? Segnalacelo!

Disclaimer notizie

Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n° 62 del 7.03.2001. L’autore non è responsabile di altri siti collegati tramite link né del loro contenuto che può essere soggetto a variazioni nel tempo.

Notizie scientifiche.it usa i cookie per migliorare l'esperienza di navigazione (Leggi di più)


Dati articolo