
Nel micromondo dei batteri, infuria una battaglia implacabile contro gli invasori virali noti come batteriofagi, o “fagi” in breve. I ricercatori dell’Università Friedrich Schiller di Jena hanno approfondito questo conflitto microscopico, rivelando l’intricata danza dei meccanismi di attacco e difesa che coinvolgono minuscole molecole di RNA. I loro risultati, pubblicati sulla prestigiosa rivista Cell Host & Microbe, [1] fanno luce sulle sofisticate strategie impiegate dai batteri per respingere le minacce virali.
Capire il campo di battaglia
I fagi dirottano i batteri per replicarsi, un processo che può finire con la distruzione della cellula ospite. I ricercatori si sono concentrati sul modo in cui i batteri che causano il colera rispondono all’infezione da parte di un particolare fago. Hanno scoperto che i fagi decidono la loro modalità di attacco sulla base di un processo di comunicazione batterica chiamato “rilevamento del quorum”. Kai Papenfort, il leader del progetto, spiega che i fagi essenzialmente ascoltano di nascosto le “conversazioni” batteriche per mettere a punto una strategia di moltiplicazione. Questa rivelazione offre informazioni sulle tattiche microbiche di sopravvivenza e aggressività.
Il ruolo dei piccoli RNA
Al centro di questa ricerca c’è la scoperta di una piccola molecola di RNA, denominata VpdS, che svolge un ruolo fondamentale nella presa del controllo della cellula batterica da parte dei fagi. Quando i batteri si segnalano reciprocamente le dimensioni della loro popolazione, i fagi intercettano questi messaggi e rispondono producendo VpdS in grandi quantità. Ciò innesca una rapida acquisizione, travolgendo i batteri entro un’ora. L’uso da parte del team di tecniche di sequenziamento dell’RNA all’avanguardia ha fornito una visione completa di questa interazione, rivelando non solo il modo in cui i fagi si impadroniscono delle cellule batteriche, ma anche il modo in cui i batteri tentano di resistere.
Uno sguardo all’immunità microbica
Questo studio non solo svela i meccanismi della dominanza virale, ma evidenzia anche le controstrategie dei batteri. Attivando determinati geni, i batteri possono predisporre una difesa contro l’acquisizione virale, che ricorda le risposte immunitarie degli organismi superiori. Secondo Papenfort, questa scoperta mette in luce un aspetto fondamentale della vita microbica: la costante evoluzione dei meccanismi di difesa contro gli invasori virali. [2]