Assistente digitale fluttuante con schermo arriverà su Stazione Spaziale Internazionale

Una specie di cervello volante sarà presto ospite della Stazione Spaziale Internazionale. Stampato in 3D e composto da plastica e metallo, CIMON (nome che deriva da “Crew Interactive Mobile Companion”), è stato costruito dalla Airbus insieme alla IBM ed è equipaggiato con un software basato sul concetto dell’intelligenza artificiale.
Il corpo, di natura sferica, vanta uno schermo tramite il quale gli astronauti potranno interagire. Lo schermo, proprio grazie all’ambiente di microgravità presente sulla stazione spaziale, quando il software non è utilizzato, vanta un volto amichevole e sorridente che può anche parlare con una voce sintetica realizzata dalla IBM.

Non si tratta, comunque, di un mero giocattolo o passatempo: CIMON farà da vero e proprio assistente digitale e risulterà molto più versatile degli altri perché potrà seguire gli astronauti fluttuando all’interno dello spazio della stazione semplicemente spostandosi grazie a piccole spinte con una mano.
Potrebbe, per esempio, rivelarsi molto utile durante quei lavori di routine in cui si devono elaborare e visualizzare dati diagnostici nei pressi di dispositivi o infrastrutture della stazione spaziale.

Tuttavia, dato che il suo software si basa su un sistema di intelligenza artificiale, la sua presenza potrebbe essere avvertita, da parte degli stessi astronauti, come quella di un vero e proprio “collega”.
Pesante 5 kg, questo strano dispositivo galleggiante potrebbe essere trasportato nella Stazione Spaziale Internazionale già a giugno di quest’anno. Un team di una cinquantina di tecnici ha lavorato alla sua costruzione e alla preparazione del software ed è stato già testato con l’aiuto dell’astronauta Alexander Gerst, naturalmente sulla Terra.

Fonti e approfondimenti

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