
Un asteroide con un diametro compreso tra 5 e 10 metri, le dimensioni di una piccola casa, ha letteralmente sfiorato la Terra venerdì scorso avvicinandosi alla superficie del nostro pianeta ad una distanza di circa 400 km sopra il Pacifico meridionale.
Si tratta della stessa distanza media alla quale orbita la stazione spaziale internazionale. Questa roccia spaziale, denominata 2020 VT4 e conosciuta anche come A10sHcN, è stata scoperta grazie all’Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (ATLAS) del Mauna Loa Observatory alle Hawaii.
Asteroide 2020 VT4 scoperto solo 15 ore dopo avvicinamento
La scoperta, secondo quanto rileva Universe Today, è avvenuta nella mattinata del 14 novembre, circa 15 ore dopo l’avvicinamento massimo. Non si tratta di un evento raro: molto spesso asteroidi così veloci vengono individuati solo dopo il punto di avvicinamento massimo, cosa che tra l’altro fa comprendere quanto il pericolo che uno di essi possa superare la nostra atmosfera e colpire la superficie della Terra senza alcun avvertimento sia reale.
Si tratta, secondo quanto riferisce il sito, di un record per quanto riguarda l’avvicinamento di asteroidi non meteoritici alla superficie terrestre. Il record tra l’altro era già stato battuto una volta quest’anno quando l’asteroide 2020 QG si era avvicinato a circa 3000 km di distanza il 16 agosto.
Poche centinaia di km sopra l’acqua dello oceano Pacifico meridionale
Secondo quanto riferisce l’astronomo dilettante Tony Dunn su Twitter, questo asteroide appena scoperto si è avvicinato a poche centinaia di km sopra l’acqua dello oceano Pacifico meridionale, avvicinamento che ha accorciato la sua orbita. Questo vuol dire che questo asteroide effettuerà altri avvicinamenti, ancora più frequenti, in futuro.
Questo avvicinamento, infatti, ha alterato l’orbita di 2020 VT4: da un’orbita di 549 giorni intorno al Sole inclinata di 13 gradi rispetto all’eclittica, l’asteroide è passato ad un’orbita di 315 giorni inclinata di 10,2 gradi rispetto all’eclittica.
Newly-discovered asteroid A10sHcN approached Earth yesterday, passing only a few hundred miles above the South Pacific Ocean. This encounter shortened its orbit, ensuring that this Earth-crosser will make more frequent close approaches.https://t.co/TmkzojIzPf pic.twitter.com/XrnKiiGTyJ
— Tony Dunn (@tony873004) November 14, 2020
Asteroide Aten
Ciò, tra l’altro, cambia anche la classificazione dell’asteroide: da un asteroide Apollo NEO (near-Earth object) è ora classificabile come un asteroide Aten. Un asteroide Aten molto conosciuto è Apofi, un grosso pezzo di roccia che salì alle cronache nel 2004 in quanto inizialmente fu ritenuto pericoloso per la Terra.
Eventuali testimoni avrebbero potuto vederlo
Si è trattato di un avvicinamento, quello di 2020 VT4, che probabilmente avrebbe potuto permettere ad un eventuale osservatore, posto proprio in quell’area in mezzo all’oceano, un’osservazione diretta nel momento dell’avvicinamento massimo, che si è verificato alle ore 17:20 (UT) di venerdì 13 novembre, molto al largo delle isole Pitcairn. Ma, molto evidentemente, non c’erano testimoni. Se ci fossero stati, avrebbero visto un piccolo puntino luminoso, molto veloce, spostarsi verso sud nel cielo.
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