
Il 13 aprile 2029 l’asteroide Apophis, un pezzo di roccia spaziale di 340 metri di diametro, dovrebbe passare a soli 31.000 km di distanza dal nostro pianeta, un avvicinamento che produrrà diverse conseguenze. Anche se non ci colpirà, come spiega Space.com, un passaggio ravvicinato del genere riguardante un oggetto così grande avrà un impatto sul mondo scientifico che probabilmente sarà enorme.
Scienziati astronomi potranno studiare un asteroide così grande e così vicino e potranno farlo con i nuovi strumenti, sempre più precisi, che oggi abbiamo a disposizione.
Asteroide Apophis potrà essere visto da 2 miliardi di persone ad occhio nudo
Secondo quanto spiega Space.com, l’asteroide, durante il suo passaggio ravvicinato, sarà visibile da circa 2 miliardi di persone ad occhio nudo, un evento che probabilmente non ha pari per quanto riguarda la storia umana recente.
Il pericolo di un possibile impatto in quella data è scemato di molto negli ultimi anni quando i calcoli sono diventati sempre più precisi. Nei primi anni dopo la scoperta dell’asteroide, avvenuta nel 2004, si pensava che l’asteroide aveva diverse probabilità di colpirci nel 2029 ma oggi sappiamo che non avverrà, almeno non in quell’anno.
Avvicinamenti successivi al 2029
Inizialmente gli esperti avevano calcolato una probabilità del 2,7% che Apophis potesse colpirsi 2029, ma già nel 2006 nuovi calcoli avevano quasi azzerato queste probabilità. L’attenzione, durante gli anni successivi, si è spostata però sugli avvicinamenti successivi, soprattutto su quello del 2068.
Tutto dipenderà dagli eventuali cambiamenti che l’avvicinamento del 2029 produrrà riguardo all’orbita dell’asteroide. Come spiega Davide Farnocchia, astrofisico del JPL, se l’asteroide passasse attraverso quello che viene definito come un “buco gravitazionale”, la sua orbita potrebbe essere modificata di quel tanto da causare poi la collisione nel corso degli avvicinamenti successivi.
Passaggio del 2029 produrrà cambiamento della traiettoria di Apophis?
Gli stessi scienziati, come sottolinea Space.com, non sono ancora in grado di escludere del tutto la possibilità che il passaggio ravvicinato, a causa dell’attrazione gravitazionale della Terra, possa poi produrre un cambiamento dell’orbita dell’asteroide tale da alzare, di una quantità attualmente sconosciuta, le probabilità che possa colpirci poi in futuro.
Già inserito nella categoria degli asteroidi potenzialmente pericolosi dalla NASA, l’asteroide Apophis sarà protagonista dell’avvicinamento più grande al nostro pianeta da parte di un grande asteroide nel corso di tutti gli anni 2020, come spiega Richard Binzel, professore di scienze planetarie del MIT.
Note e approfondimenti
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