
Ha un diametro di circa 137 metri (un po’ più lungo di un campo da calcio) l’asteroide che si avvicinerà il 29 agosto 2021 alla Terra secondo quanto riferisce il sito del Jet Propulsion Laboratory della NASA.[1]
Denominato 2021 PT, l’asteroide vedrà dunque il suo avvicinamento massimo domenica prossima quando sarà distante da noi circa 4,9 milioni di km (0,03 unità astronomiche), circa 12 volte la distanza media tra la Terra e la Luna.[1]
Si è già avvicinato nel 2018
L’asteroide si è già avvicinato alla Terra il 28 febbraio 2018 ad una distanza minima di circa 0,42 unità astronomiche. Il prossimo passaggio, dopo quello di domenica, dovrebbe avvenire il 23 gennaio 2022 quando si avvicinerà a 0,27 unità astronomiche. Un altro passaggio ravvicinato avverrà il 18 giugno 2025, quando si avvicinerà a 0,41 unità astronomiche, secondo quanto riferisce la scheda dell’asteroide sul sito del Jet Propulsion Laboratory.[2]
Si tratta, dunque, di distanze maggiori rispetto all’avvicinamento massimo che avverrà domenica, un avvicinamento che comunque è considerato sicuro in relazione ad eventuali impatti sulla Terra che non avverranno neanche in questo caso.
Near-Earth object (NEO)
Si tratta di un asteroide Apollo, una classe di asteroidi la cui orbita attraversa l’orbita terrestre. L’asteroide 2021 PT, inoltre, è stato inserito nella categoria dei near-Earth object (NEO). In questa categoria vengono inseriti tutti gli asteroidi o pezzi di roccia che orbitano intorno al sole e la cui orbita li porta vicino alla Terra. Se la sua distanza minima rispetto al sole diventa più bassa di 1,3 unità astronomiche e se la sua orbita può attraversare quella della Terra, l’oggetto viene inserito nella categoria degli “oggetti vicino alla Terra”.
Potentially hazardous object (PHO)
È solo una categorizzazione utile per recensire tutti questi oggetti che si avvicinano al nostro pianeta ma non si tratta di oggetti realmente pericolosi. Per questi ultimi c’è un’altra categoria, quella dei potentially hazardous object (PHO).
Questi ultimi sono oggetti, di solito asteroidi o comete, la cui distanza minima del intersezione dell’orbita con quella terrestre è di almeno 0,05 unità astronomiche (poco meno di 20 distanze Terra-Luna). Se un oggetto del genere, che si avvicina a questa distanza, ha un diametro di almeno 150 metri, diventa automaticamente un PHO.