
È classificato come un “asteroide potenzialmente pericoloso” il pezzo di roccia, denominato 2016 AJ193, che sabato 21 agosto, alle ore 17:10, si avvicinerà al nostro pianeta ad una distanza di 3,4 milioni di km (circa nove volte la distanza media tra la Luna e la Terra) alla velocità di 94.000 chilometri orari.
Asteroide 2016 AJ193 scoperto nel 2016 con il Pan-STARRS
L’asteroide 2016 AJ193, individuato dal telescopio Pan-STARRS dell’Osservatorio di Haleakala, nelle Hawaii, è stato scoperto nel gennaio del 2016. Dopo la scoperta, i tecnici della NASA usarono la sonda spaziale NEOWISE per osservarlo meglio e per rilevare alcune caratteristiche.
Grande quanto il Pentagono
Scoprirono che è un pezzo di roccia che ha un diametro di meno di 1,4 chilometri, più o meno grande quanto l’edificio del Pentagono: si tratta di dimensioni che lo rendono più grande del 99% degli asteroidi di solito individuati dalle nostre strutture. Gli scienziati notarono, inoltre, che non è molto riflettente (risulta particolarmente scuro).
Visitatore regolare: ritornerà tra 59 anni
L’asteroide è un visitatore abbastanza regolare del nostro “quartiere” e il prossimo avvicinamento avverrà tra 59 anni. La sua orbita molto ellittica intorno al sole viene completata ogni 5,9 anni con un avvicinamento massimo all’astro di 0,6 unità astronomiche e con un distanziamento massimo di 5,93 unità astronomiche.
Asteroide “potenzialmente pericoloso”
L’asteroide è stato classificato dalla NASA come “potenzialmente pericoloso” (Potentially Hazardous Asteroid, PHA). Si tratta di una “etichetta” che gli scienziati della NASA danno a quegli asteroidi grandi in diametro almeno 150 m e che si avvicinano almeno entro 7,5 milioni di km al nostro pianeta. Ciò non vuol dire che l’asteroide possa davvero colpire la Terra.
Si avvicinerà, però, sufficientemente affinché anche gli astronomi dilettanti possano osservarlo.
NASA lo esaminerà con i radar
Gli stessi ricercatori della NASA si sono già organizzati e useranno un dispositivo radar per analizzare 2016 AJ193 già diversi giorni prima dell’avvicinamento massimo, a partire dal 20 agosto e fino al 24 agosto.
I ricercatori faranno rimbalzare il segnale radar da un’antenna situata in California e da diverse altre strutture radar tra cui una anche in Italia, sulla superficie dell’asteroide. Ciò permetterà loro di scoprire diverse cose tra cui la forma, l’effettiva dimensione e la sua rotazione.