Asteroidi in avvicinamento alla Terra deviabili con una passata di vernice

Rappresentazione artistica della sonda della missione OSIRIS-REx (credito: NASA)

Negli ultimi tempi sono moltissimi gli articoli e le notizie riguardanti gli eventuali pericoli di impatti di asteroidi che si avvicinano alla Terra. L’argomento riscuote sempre un certo interesse nei confronti dei lettori ma la realtà è che non ci sono avvisaglie relative a pericoli reali in quanto ad impatti disastrosi per il nostro pianeta.
I “minacciosi” asteroidi si trovano sempre sulle prime pagine dei giornali on-line così come vengono spesso trattate eventuali soluzioni, a volte anche molto futuristiche, che potrebbero essere adottate per limitare i danni oppure per distruggere l’asteroide prima che entri nell’orbita terrestre.

Un nuovo articolo, questa volta apparso su Gizmodo, rivela quello che può essere considerato come uno dei più interessanti metodi per contrastare l’avvicinamento di un asteroide verso il nostro pianeta. ​​Michael Moreau, uno degli esperti che stanno dietro il progetto OSIRIS-REx della NASA, istituito proprio per esplorare gli asteroidi nel contesto del programma New Frontiers, rivela che potrebbe essere possibile verniciare letteralmente la superficie dell’asteroide onde cambiarne le proprietà termiche e, di conseguenza, anche la sua orbita.

Anche dipingere solo una metà della superficie dell’asteroide permetterebbe al sole di investire lo stesso asteroide con una maggiore quantità di luce. Questa quantità di luce maggiore provocherebbe una pressione maggiore che, sebbene possa sembrare minimale, sarebbe sufficiente per spostare l’asteroide di quel poco tanto da cambiarne, a medio e a lungo termine, la traiettoria facendo sì che eviti la Terra.
Si tratterebbe, dunque, di rendere l’asteroide un pochino più sensibile alla radiazione solare in modo da cambiarne artificialmente il percorso.

Questo sistema potrebbe essere adottato in particolare per l’asteroide 101955 Bennu, di cui tanto si sta vociferando in queste settimane su ogni organo di informazione. Ci sono infatti minime possibilità che questo asteroide possa passare molto vicino alla Terra nel 2135 e che quindi possa rappresentare una minaccia.
In più di 100 anni non dovrebbe essere dunque impossibile o troppo difficile, secondo lo stesso Moreau, realizzare una tecnologia del genere, ossia costruire una navicella che possa spruzzare vernice sulla superficie dell’asteroide, contando che siamo stati già in grado di far atterrare una sonda su uno di questi “proiettili” perennemente in corsa intorno al sole (vedi sonda Rosetta e il suo lander Philae).

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