
Un cavo per collegare un asteroide potenzialmente pericoloso, cioè uno che potrebbe impattare sulla Terra e creare problemi, ad un asteroide più piccolo per creare un nuovo centro di massa gravitazionale e spostare l’orbita del primo.
È l’idea alquanto originale che è arrivata ad una scienziata dell’Università della Florida centrale, Flaviane Venditti, che ha pubblicato il proprio studio su EPJ Special Topics.
Gli asteroidi potenzialmente pericolosi (Potentially Hazardous Asteroid, PHA) sono quegli asteroidi, che fanno a parte del più ampio gruppo dei Near-Earth Objects (NEO), che sono caratterizzati da un rischio, percentualmente più alto rispetto ad altri, di impattare sulla Terra e quindi di creare gravi danni sulla sua superficie.
Scienziati e ingegneri di tutto il globo sono già da molti anni alla ricerca di nuovi metodi per cercare di cambiare le orbite di questi oggetti o comunque di evitare il loro impatto sulla Terra.
Molti dei metodi proposti dagli scienziati sono pericolosi, difficili da attuare oppure prevedono l’esplosione dell’asteroide stesso, o di una parte, cosa che creerebbe altri piccoli asteroidi che inevitabilmente potrebbe andare a colpire la Terra a velocità ancora più alte.
Venditti e colleghi hanno creato simulazioni al computer usando l’asteroide Bennu, del quale si dispongono tanti dati dato è stato l’asteroide scelto dalla NASA per la missione OSIRIS-REx, simulando la presenza di un altro asteroide più piccolo collegato tramite un cavo a quello più grande.
Sono giunti alla conclusione che il metodo del cavo potrebbe essere un utile sistema di difesa planetaria.
Approfondimenti
- Dynamics of tethered asteroid systems to support planetary defense | SpringerLink (IA) (DOI: 10.1140/epjst/e2020-900183-y) (PDF – PDF su IA)